Fuori cornice. L'arte oltre l'arte by Alessandro Dal Lago

autore:Alessandro Dal Lago [Dal Lago, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2014-08-09T22:00:00+00:00

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Figura 35. Harvey Fite, Opus 40, Saùgerties, New York. [35]

sculture Maya, in Honduras: l’incontro con l’arte precolombiana lo influenzò profondamente, facendolo riflettere sulla disposizione concettuale delle sculture nello spazio. Tornato alla sua cava, iniziò ad allargarla, senza un progetto preciso, trasformandola in un cratere e riempiendola con pietre scolpite di grandi dimensioni. Successivamente, allargò il cratere e innalzò il livello del piano su cui erano collocate le sculture. A questo scopo, utilizzò le stesse tecniche che consentirono agli antichi egizi di costruire le piramidi. Aveva come unico consulente un vicino di casa, un geniale ingegnere autodidatta. Con pesanti catene e l’aiuto di un camion, i due riuscirono a sollevare le sculture e innalzare la base. Il cratere divenne autonomo e Fite intuì che non era più un mero sito che ospitava sculture, ma esso stesso un’opera d’arte35.

Immaginò allora un progetto più vasto: allargò il cratere e lo rivesti con gradoni di pietra. Realizzò un enorme spazio concettuale, ormai totalmente libero dall’idea di scultura, composto di dislivelli e terrazze di pietra (e un monolite). Lavorava da solo, usando soltanto scalpello e martello. Non impiegava cemento ma posava le pietre a secco, una sull’altra. La svolta è radicale: se le sue sculture precedenti avevano titoli come Fiamma o Domani, la nuova opera, risultato di nuclei e progressive estensioni, ha per nome soltanto la registrazione del lavoro in progress: Opus 1, Opus 2, e così via, fino a raggiungere Opus 40 (fig. 35)36. Fite prevedeva di compòetare il suo progetto in quarantanni e procedeva passo dopo passo. La stratificazione dell’azione è parte integrante dei nuovi presupposti concettuali del suo modo di procedere, e a essa si adatta perfettamente, al di là delle diverse tecniche impiegate, una descrizione che Sam Rodia dà del proprio metodo di lavoro:

I had many saying they want to get up there. You see them rings running around. Well, you get up on the first one. I was working on the ledge. Next week, get up on that, carry a pail of cement on the shoulder. Next week another one37.

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