G by John Berger

G by John Berger

autore:John Berger
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
editore: Neri Pozza
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


DELLA NATURA DELLA SOMIGLIANZA

Scrivo di Camille senza riuscire ad accostarmi abbastanza a lei.

Chi mi disegna tra carta e matita?

Un giorno giudicherò la somiglianza ma colei che giudicherà non sarà la donna che ora posa in ansiosa attesa.

Io sono ciò che sono.

Io sono quale mi vedono i tuoi occhi.

Domodossola, come Briga, era gremita di giornalisti e appassionati di aviazione. È una piccola città dalle strade anguste, pavimentate a ciottoli. I suoi tetti sono rivestiti di rozze scaglie di pietra irregolari, di un colore grigio piombo e rossastro simile a quello delle rocce di Gondo. Vista dall’alto, con le sue gronde fortemente aggettanti che nascondono le piccole strade, sembra un cumulo disordinato di schegge scistose, nerastre e rossicce. I resti accatastati di una frana.

In Piazza del Mercato il sindaco ha fatto installare una grande lavagna sulla quale viene trascritto a mano con un pezzo di gesso bianco l’ultimo bollettino medico riguardante le condizioni di salute di Chavez.

Essendo domenica mattina c’era il mercato, e la piazza e le strade adiacenti erano piene di folla. Durante la notte il tempo si era guastato: non sembrava credibile che a soli venti chilometri fosse stato possibile cenare all’aperto, sotto il loggiato della torretta-belvedere di quella villa sul Lago Maggiore. Stava avviandosi a passo lento verso l’ospedale. E non parve sorpreso di vedere Camille camminare di fronte a lui.

Indossava un trotteur di un grigio - lilla pallido. Il colore e il taglio del vestito la facevano sembrare più sicura e intraprendente di quanto apparisse la sera prima in abito da sera. Il suo passo era lieve e deciso al tempo stesso. In capo aveva un cappello a bassa cupola, con un ciuffo di fiori bianchi reclinato in avanti. I capelli castani erano raccolti a crocchia sulla nuca. E nella sua perfetta, composta eleganza, di prima mattina, in quella cittadina di provincia, egli lesse che durante la notte aveva dormito poco o male.

La temperatura dei capelli al tatto varia in misura sensibile da persona a persona, in modo del tutto autonomo dalla temperatura ambiente. Ci sono chiome che tendono sempre ad esser fresche; altre che sembrano sprigionare calore anche col freddo più intenso. Nell’aria fredda del mattino, mentre lei se ne stava a pochi metri davanti a lui, affatto ignara della sua presenza, egli presentiva che i capelli di Camille avrebbero emanato un calore inconsueto.

Lei sostò a guardare nella vetrina di un negozio di guanti e di pellicce. Di colpo le fu alle spalle e l’afferrò per un braccio. Camille si volse di scatto con un piccolo grido, stringendo il pugno in un gesto di collera. Poi, vedendo che si trattava di lui e non di uno sconosciuto, non poté esimersi dal manifestare il suo sollievo nell’espressione del volto. La sua fronte era ancora aggrottata, ma un sorriso le aleggiava sulle labbra.

Le chiese di suo marito. Disse che se nel pomeriggio il tempo non fosse peggiorato, intendeva proporgli di andare tutti insieme in automobile a Santa Maria Maggiore. E voleva invitare anche Monsieur Schuwey e Madame Le Diraison.

Tante volte durante la notte Camille aveva ripensato a quella sua assurda dichiarazione d’amore.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.