Gesù e le donne by Alberto Maggi

Gesù e le donne by Alberto Maggi

autore:Alberto Maggi [Maggi, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


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Allora piano, piano la tradizione, che poi venne consolidata sotto papa Gregorio Magno nel VI secolo, trasformò questa donna in Maria di Magdala, Maria Maddalena, perché è la donna che è presente presso la croce di Gesù. Allora ecco che è venuto fuori il tipo della Maddalena pentita. È prostituta, però dopo si è pentita, hai visto? sta presso la croce di Gesù. Nulla a che vedere con questo! è stato papa Gregorio Magno che ha fuso tre personaggi distinti del vangelo in un unico personaggio: questa peccatrice che è anonima, Maria di Magdala che non c’entra nulla con questa storia e la Maria di Betania, la sorella di Lazzaro che fece l’unzione a Gesù secondo il vangelo di Giovanni; mentre in Matteo e Marco la donna, che abbiamo visto questa mattina, che fa l’unzione a Gesù, è completamente anonima.

Quindi fu il papa Gregorio Magno che fece confusione fondendo tre personaggi distinti dei vangeli in un unico personaggio, ma era importante per i moralisti perché si creava così la figura della Maddalena pentita. Quindi la figura che tutti i pittori ci hanno rappresentato presso la croce di Gesù, quella con tutti i capelli sciolti, quella sarebbe la prostituta, nel brano di Luca, identificata come Maria di Magdala, ma sono personaggi distinti: Maria di Magdala non ha nulla a che vedere con questa prostituta.

Maria di Magdala rappresenta la leader della comunità cristiana, la parte femminile, è la prima che si accorge della resurrezione di Gesù ed è lei, donna, che lo va ad annunziare ai discepoli, ma non ha nulla a che vedere con questa peccatrice che è sconosciuta.

Adesso l’evangelista ci descrive in un crescendo scandaloso l’azione di questa donna, abbiamo detto: è una prostituta conosciuta, entra nella sala del banchetto, con in mano gli arnesi del suo mestiere l’unguento di profumo serviva per massaggiare, “ed essendosi posta dietro presso i piedi, piangendo con le lacrime incominciò a bagnare i piedi e con i capelli li asciugava e baciava i piedi e li ungeva di unguento”. È

insopportabile questa scena, è intollerabile: questa donna, una prostituta quindi conosciuta, entra dentro la sala, si mette dietro il letto di Gesù, dalla parte posteriore, presso i piedi, dovete sapere che i piedi nel mondo ebraico erano un simbolo, un eufemismo degli organi genitali, quindi, voi capite che la descrizione che sta facendo l’evangelista fa veramente rizzare i peli. Perché i piedi sono simbolo degli organi genitali? Il mondo ebraico era molto pudico era molto attento evitava di pronunziare termini che riguardavano l’apparato genitale e allora usava dei sostituti, per questo quando leggiamo la bibbia a volte troviamo degli episodi che non capiamo se non entriamo nella mentalità ebraica. Quando Betsabea, l’amante di re Davide insieme al re, fanno eliminare il marito, perché il marito si è accorto della tresca tra la moglie e il re, e che la donna è incinta, ebbene Davide richiama il marito Uria dal fronte, per cercare di fargli attribuire la paternità del nascituro. Davide dice a Uria: scendi a casa tua e lavati i piedi.



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