Gli anni dei ricordi by Diletta Pizzicori

autore:Diletta Pizzicori [Pizzicori, Diletta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2022-12-25T12:00:00+00:00

Modesty Clarke era radiosa. Smessi i panni dell’eterna insicura che si fa coraggio chiacchierando a più non posso, ora avanzava tra gli invitati senza essere costantemente incollata al braccio di Theodore Oswald. Persino la veste bianca, che in altre circostanze sarebbe parsa davvero troppo corta, nel modo semplice in cui la indossava, contribuiva a renderla perfetta, insindacabile.

Di questa sua nuova sicurezza era responsabile il pastore, quando aveva domandato all’assemblea: «Chi offre questa donna?»

Sembrerà sciocco, ma solo allora Modesty aveva davvero compreso di stare per diventare moglie di Theo.

I Clarke erano una famiglia benestante con discrete proprietà tra Cutteslowe e Water Eaton. Benestante, non ricca. Il matrimonio col primogenito dei Parker faceva tirare un’aria diversa, migliore, e i Clarke non ne potevano essere più contenti. Persino Mary Rose, di solito reticente e sospettosa verso Theodore, doveva aver compreso che così era meglio per tutti.

E contenti si dimostrarono anche Timothy George, con indosso l’uniforme della sua gioventù, e Prudence. Ora potevano dirsi davvero sollevati che il loro figlio maschio si fosse sistemato, pure se con una come Modesty Clarke. In fondo, un po’ di garbo e buone maniere non erano difficili da apprendere e la nuora sembrava essere sulla strada giusta.

La vera sciagura sarebbe stata se Theo avesse rivelato tendenze invertite, come quello zio di Timothy George, colui che, cinquant’anni prima, aveva gettato discredito sul buon nome dei Parker per certe depravazioni. Per fortuna ora la gente aveva dimenticato e il seme corrotto non si era propagato oltre.

Com’era prevedibile, Leticia non condivideva il generale entusiasmo, ma stava maturando una certa capacità di dissimulare le sue reali emozioni e finse gioia quando in realtà provava solo tetra repulsione. A sorprenderla non era tanto la sicurezza di Modesty, né l’approvazione dei suoi genitori, bensì l’apparente felicità del fratello.

Sapeva che non poteva essere veramente felice, dopotutto Leticia aveva visto la sua vera natura più di una volta, l’ultima a Heatfield Park. Una freddezza come quella non poteva conoscere emozioni. Ma Theo era sempre stato migliore di lei a dissimulare e quel giorno di raro sole primaverile, con l’anello al dito, sembrava esserlo davvero. Felice, innamorato. Normale.

Forse mi sto sbagliando, forse Theo è cambiato?

Una parte di lei voleva crederlo, però Leticia non poteva impedirsi di chiedersi se quel suo essere pago fosse dovuto a un qualche sfogo che si era recentemente concesso. E il solo pensarci le dava la nausea.

La festa di nozze, allestita con grande cura nella terrazza della proprietà, era un chiacchiericcio composto in mezzo al via vai di camerieri assunti per l’occasione. I Parker non erano soliti dare molte feste, Timothy George e Prudence preferivano di gran lunga riunirsi con pochi intimi, Theodore Oswald non era mai stato un tipo molto socievole e Leticia… Be’, in fondo nemmeno lei. In buona sostanza, tutti gli invitati sembravano felici di trovarsi dai Parker, tranne una.

Appoggiata al parapetto che dava sul giardino, Leticia cercava di mettere un freno alla paranoia. In più di un’occasione era arrivata a dirsi che simili pensieri l’avrebbero portata alla pazzia o che, peggio, l’avrebbero resa come il fratello.

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