Gratitudine (Italian Edition) by Oliver Sacks

Gratitudine (Italian Edition) by Oliver Sacks

autore:Oliver Sacks [Sacks, Oliver]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845978159
editore: Adelphi
pubblicato: 2016-08-10T04:00:00+00:00


Al principio dell’anno, nelle settimane successive alla mia diagnosi, nonostante metà del mio fegato fosse occupata dalle metastasi, mi sentivo abbastanza bene. A febbraio, quando il cancro al fegato fu trattato con l’iniezione di microsfere nelle arterie epatiche – una procedura chiamata embolizzazione –, stetti malissimo per un paio di settimane, ma poi mi sentii superbene, pieno di energie fisiche e mentali (l’embolizzazione aveva temporaneamente spazzato via quasi tutte le metastasi). Mi era stata regalata non una remissione ma una tregua, un periodo in cui approfondire le mie amicizie, visitare i pazienti, scrivere e tornare in patria – in Inghilterra. In quel periodo, la gente faticava a credere che avessi una malattia terminale, e io stesso riuscivo facilmente a dimenticarmene.

Quando maggio cedette il passo a giugno, questa sensazione di benessere ed energia cominciò a declinare, ma fui comunque in grado di celebrare il mio ottantaduesimo compleanno in grande stile. (Auden diceva che si dovrebbe sempre festeggiare il proprio compleanno, non importa come ci si senta). Adesso però ho un po’ di nausea e ho perso l’appetito; di giorno ho i brividi e la notte sudo; soprattutto, se esagero e strafaccio, mi prende una stanchezza pervasiva, un improvviso sfinimento. Continuo a nuotare tutti i giorni, ma adesso più lentamente, perché comincio ad avere il fiato corto. Prima potevo anche non ammetterlo, ma ora so di essere malato. Una tomografia computerizzata eseguita il 7 luglio ha confermato che ormai le metastasi non sono ricresciute soltanto nel fegato, ma si sono diffuse anche altrove.

La scorsa settimana ho iniziato un nuovo tipo di trattamento, l’immunoterapia. Non è scevro di rischi, ma spero mi dia qualche altro mese buono. Prima di cominciare, però, ho voluto concedermi un po’ di svago e sono andato in North Carolina a visitare lo splendido centro di ricerca sui lemuri della Duke University. I lemuri sono vicini al ceppo ancestrale da cui derivarono tutti i primati, e mi piace pensare che, cinquanta milioni di anni fa, uno dei miei antenati fosse una piccola creatura arboricola non troppo dissimile dai lemuri odierni. Di loro mi affascina la vitalità che esprimono nei salti e la natura curiosa.



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