Graves Robert - 1948 - La Dea Bianca by Graves Robert

Graves Robert - 1948 - La Dea Bianca by Graves Robert

autore:Graves Robert [Graves Robert]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Social Science, Folklore & Mythology, Anthropology, Cultural
ISBN: 9788845976735
Google: E6cWCgAAQBAJ
editore: Adelphi
pubblicato: 2015-07-07T22:00:00+00:00


16. Il sacro e ineffabile nome di Dio

Quello che segue è YOghum Craobh, pubblicato nelle Antiquities oflreland di Ledwich e attestato da un’iscrizione alfabetica a Callen, nella contea di Clare, datata al 295 d.C.:

B L N T S B D T C Q M G Ng Z R

Si tratta del comune alfabeto ogamico dato da Macalister, se non che al posto di F e H troviamo T e B, le stesse consonanti che misteriosamente compaiono nella favola di Igino che narra delle sette lettere originali inventate dalle tre Moire. A Callen esisteva evidentemente un tabu su F e H, che venivano sostituite da T e B; lo stesso sembra valere per l’alfabeto greco di quindici consonanti noto a Igino, il quale potrebbe aver taciuto sulle undici consonanti aggiunte da Palamede, perché non desiderava richiamare l’attenzione sulla ricorrenza di B e T.

Se le cose stanno così, l’alfabeto di Palamede si può ricostruire come segue, secondo l’ordine ogamico:

Ng non è attestato in greco, e l’ho pertanto racchiuso tra parentesi quadre. Ma bisogna ricordare che i Pelasgi originari parlavano una lingua non greca, quasi scomparsa nel V secolo a.C., ma che, secondo Erodoto, sopravviveva in almeno uno degli oracoli di Apollo, quello di Apollo Ptoo, in territorio beotico. Racconta Erodoto che un certo Mis, inviato dal genero del re Dario di Persia a consultare gli oracoli greci, era scortato da tre sacerdoti beoti che portavano tavolette per scrivere triangolari. La sacerdotessa diede il responso in una lingua barbara e Mis, strappata una tavoletta dalle mani di un sacerdote, ve lo trascrisse. Si scoprì che si trattava di dialetto cario, che Mis comprendeva, essendo un « europeo », ossia di estrazione cretese (Europa, figlia di Agenore, era giunta a Creta dalla Fenicia in groppa a un toro). Se, com’è probabile, il cretese era una lingua camitica, può darsi che contemplasse un suono Ng in quattordicesima posizione. Ng non fa parte dell’alfabeto greco e Macalister ricorda che anche nell’antico goidelico non si trovano parole inizianti per Ng: ngomair e ngetal, presenti in iscrizioni ogamiche come nomi della lettera Ng, sono forme del tutto artificiali di gomair e getal. Nelle lingue camitiche invece la Ng iniziale è comune, come può dimostrare una semplice occhiata a una carta geografica dell’Africa.

L’esistenza di questa dubbia lettera pelasgica non usata dagli inventori dell’alfabeto cadmico può spiegare l’incertezza che Diodoro Siculo attribuisce aH’alfabeto pelasgico (« Dodici, o alcuni dicono tredici lettere ») e può anche spiegare perché NG in corpo di parola venisse scritto in greco GG, ad esempio aggelos per angelus; nel Beth-Luis-Nion la G precede subito la Ng. Tuttavia l’analogia con quest’ultimo alfabeto fa sospettare che quello di Palamede contenesse due lettere sacre, per un totale di quindici lettere. L’alfabeto latino, ad ogni modo, aveva in origine quindici consonanti e cinque vocali, e fu probabilmente ordinato da « Carmenta » come segue:

B L F S N * H D T C Q

M G Ng P R

Infatti i Romani continuarono a usare il suono Ng in inizio di parola sino



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.