Grido di pietra: Cerro Torre, la montagna impossibile by Reinhold Messner

Grido di pietra: Cerro Torre, la montagna impossibile by Reinhold Messner

autore:Reinhold Messner [Messner, Reinhold]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Special Interest, Adventure, ebook, Travel
ISBN: 9788863808179
Google: dvAnAwAAQBAJ
Amazon: B00J7VH4YS
editore: Corbaccio
pubblicato: 2014-04-02T22:00:00+00:00


Nel febbraio del 1970 si diceva, finisce l’idillio, basta Dolomiti e famiglia. Una spedizione al Cerro Torre, guidata da Carlo Mauri, fallisce a 250 metri dalla vetta. Il Ragno spedisce in patria un telegramma: «La nostra vittoria sta nell’essere ritornati tutti sani e salvi dall’impossibile Torre». Un’affermazione chiara, che ha un effetto esplosivo. Mauri, uno dei rivali di Maestri, osa quindi mascherare il suo insuccesso con insinuazioni maligne. Ben sapendo che gli inglesi dubitano del risultato di Maestri, pronuncia il verdetto «impossibile». Impossibile il Torre? Che sfacciataggine! Nessuno dei «Ragni» è arrivato sulla vetta e Mauri, il fallito, si sente nonostante tutto autorizzato a mettere in dubbio la «conquista» di Maestri?

Questo «impossibile» risuona alle orecchie di Maestri come una dichiarazione di guerra. E pronunciata proprio da chi non è nemmeno arrivato in cima, è un’offesa. In questo modo è diventato di dominio pubblico quello che da anni viene discusso negli ambienti alpinistici inglesi, francesi e italiani.

È a partire dal 1968 che si comincia a nutrire dubbi circa il successo di Maestri, e che si indaga sul ruolo di Egger. Mauri quindi ha fatto crollare il muro del silenzio. La comunità alpinistica, all’epoca piuttosto ristretta, è in disaccordo completo. Maestri patisce per queste discussioni. Ha molti amici e ammiratori. Chi ha il coraggio di mettere in dubbio il successo del loro eroe al Cerro Torre? Mauri? Il dilettante, il perdente, che ha rinunciato per ben due volte? Maestri fa pervenire al suo grande nemico Mauri una dichiarazione di guerra in forma di sfida: «Cerro Torre è montagna impossibile solamente per chi non è riuscito a salirla». Una specie di verdetto, ma Maestri non ottiene una risposta. I dubbi di Mauri lo offendono, lo feriscono. Lo scombussolano: Maestri si innervosisce e si tira indietro. Una cosa è certa: è importante portare delle prove. I dubbi troveranno sempre un terreno fertile se non è in grado di fornire prove per la sua impresa. Il Cerro Torre quindi è tornato nella sua vita con la «violenza di mille valanghe». Perché, mi domando, Maestri non lascia che sia Mauri ad andare a verificare? Se sulla parete nord del Torre ci sono anche solo dieci chiodi a espansione, questa è una dimostrazione sufficiente. Che sia Mauri a controllare come stanno le cose!



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