Ho costruito una casa da giardiniere by Gilles Clément

Ho costruito una casa da giardiniere by Gilles Clément

autore:Gilles Clément
La lingua: ita
Format: epub
editore: Quodlibet
pubblicato: 2021-04-07T16:00:00+00:00


12.

Crozant, villaggio appollaiato, occupa la sommità di un rilievo modellato a est dalla Sédelle e a ovest dalla Creuse. Alla confluenza dei due corsi d’acqua sorgono le torri in rovina di una fortezza nella quale si crede che nel XII secolo alloggiassero diecimila uomini armati. In base a quale principio d’urbanistica militare si erano ammassati lì? Oggi lo sperone roccioso non basterebbe a contenere le quattrocento anime di tutto il comune.

Il granito dei fianchi scoscesi accoglie eriche e – in argentei cuscini – la genista purgans, una specie meridionale che trova lì il suo limite di espansione verso il nord. Sul versante opposto al villaggio, il roccione della Fileuse cade a strapiombo sul fiume. Le ragazze gareggiavano nella filatura della lana: la prima il cui filato raggiungeva il fiume si sceglieva il fidanzato. Questa è la leggenda, traccia di un’epoca in cui il popolo occupava i campi, in cui le piante avevano un nome comune, in cui il dialetto regolava gli scambi di tutta la società. Riconvertita in vaporetto, la «motovedetta» bianca naviga nella bella stagione sul fiume divenuto lago; si sforza di portare sul muto paesaggio – ora coperto di foreste – un’informazione che i turisti, prigionieri, archiviano distrattamente mentre scattano fotografie. Una festa medievale e un’annuale gara di motocross articolano l’estate. Per tutto l’anno, poi, si vendono come specialità un pasticcio di patate e un dolce alle nocciole. L’insieme di questi elementi, ai quali vanno aggiunte le riproduzioni di qualche impressionista meno noto, costituisce il pacchetto offerto al viaggiatore divenuto turista rurale e, in alcuni casi, turista verde.

Villaggio sospeso nel tempo, Crozant brandisce la bandiera del passato senza crederci veramente. L’amministrazione comunale, in mano agli imprenditori agricoli, delega le sue rovine allo Stato e si occupa invece dei campi. Mentre la sovrintendenza ai monumenti storici riassembla abilmente i frammenti sparpagliati di una costruzione in pietra, in uno spazio circoscritto allo sperone, gli agricoltori modellano il paesaggio su larga scala. Aprono strade, riuniscono proprietà, allargano i sentieri per lasciar passare macchine troppo grandi, scornano le mucche, imballano il fieno nella plastica bianca, dispongono di materiali e di mezzi considerevoli, appesi all’economia del mondo agricolo, a sua volta orientata da lontani computer, a Bruxelles o ancor più lontani, forse addirittura sull’altra sponda dell’oceano. Nella Creuse come altrove, i pascoli e i campi un tempo destinati alla produzione di alimenti cedono il passo davanti alla biomassa, destinata d’inverno ai bovini, e in tutte le stagioni all’etanolo. Poco a poco, va delineandosi un paesaggio del carburante, dove le querce e le mucche limosine, disposte a quinconce fra mais e colza, tentano di resistere.

In questo stesso lasso di tempo, gli orti diventano più numerosi, le associazioni locali si rafforzano, la popolazione neorurale si diversifica e si struttura, una società nuova, inquieta ed esigente, viene a insediarsi nell’aria ancora respirabile delle campagne, cercando un equilibrio tra i valori del passato e le promesse del futuro.

Crozant oscilla sulla crosta erosa dell’antico zoccolo erciniano. Con la combinazione delle forme e dei colori, con l’occupazione dell’abitato,



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.