Homo Faber by Max Frisch

Homo Faber by Max Frisch

autore:Max Frisch [Frisch, Max]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Seconda tappa

Atene, ospedale. Appunti iniziati il 19 luglio.

Mi hanno preso la Hermes Baby e l’hanno chiusa nell’armadio bianco perché è mezzogiorno, ora di riposo. Devo scrivere a mano, dicono! Non posso sopportare la scrittura a mano, sto seduto sul letto a torso nudo, e il mio piccolo ventilatore (regalo di Hanna) ronza da mattina a sera; per il resto silenzio di tomba. Oggi di nuovo quaranta gradi all’ombra! Queste ore di riposo (13-17) sono le peggiori. E ho solo poco tempo per tenere il mio diario. Hanna viene a farmi visita ogni giorno, il mio spavento ogni volta quando sento bussare alla doppia porta bianca; Hanna in nero, che entra nella mia stanza bianca. Perché non siede mai? Va ogni giorno alla tomba, questo è tutto quel che so attualmente di Hanna, e ogni giorno all’istituto. M’innervosisce che stia in piedi mentre io devo stare sdraiato, e il suo silenzio. Può perdonarmi? Posso riparare in qualche modo? Non so neanche che cosa Hanna ha fatto da allora; non ne parla. Le ho chiesto perché non si siede. Non capisco proprio niente di Hanna, il suo sorriso quando chiedo, il suo sguardo che non mi fissa, talvolta ho paura che finisca per impazzire. Oggi fanno sei settimane.

8.VI. New York.

Il solito Saturday-party, fuori, da Williams, non volevo andarci, ma dovevo, cioè: veramente non mi ci poteva forzare nessuno, ma ci andai. Non sapevo che fare. Per fortuna mi attendeva per lo meno la notizia che le turbine per il Venezuela erano finalmente pronte per il montaggio, per cui proseguimento di volo appena possibile – mi domandavo se ero all’altezza del mio compito. Mentre Williams, l’ottimista, mi metteva la mano sulla spalla, feci cenno di sì; ma me lo domandavo.

Come on, Walter, have a drink!

Tutto il tempo in piedi, come al solito.

Roman Holidays, oh, how marvellous!

Non ho detto a nessuno che mia figlia è morta, perché nessuno sa che questa figlia è mai esistita, e non porto neanche un nastro di lutto all’occhiello perché non voglio che facciano domande; proprio non li riguarda.

Come on, Walter, another drink!

Bevo veramente troppo.

Walter has trouble, va raccontando Williams a tutti quanti. Walter can’t find the key of his home!

Williams trova che devo rappresentate una parte qualsiasi al party, meglio una parte comica che nessuna. Non si può stare semplicemente in un angolo a mangiare mandorle.

Beato Angelico, oh, I just love it!

Tutti ne capiscono più di me.

How did you enjoy the Masaccio fresco?

Non so che cosa dire.

Semantics! You’ve never heard of semantics?

Mi sembra di essere un imbecille.

Abitavo all’hotel Times Square. La targhetta col mio nome era ancora affissa al mio appartamento; ma Freddy, il doorman, non sapeva niente di una chiave. Ivy avrebbe dovuto avergliela consegnata, mi trovavo a suonare il campanello della mia porta di casa. Non sapevo che fare. Tutto aperto: l’ufficio e il cinema e la metropolitana, solo casa mia no. Più tardi su di un sightseeingboat, solo per far passare il tempo; i grattacieli come lapidi funerarie (mi erano sempre parsi tali), e stavo



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