I cuccioli-I capi by Mario Vargas Llosa

I cuccioli-I capi by Mario Vargas Llosa

autore:Mario Vargas Llosa [Llosa, Mario Vargas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788806207656
Amazon: 8806207652
editore: Einaudi
pubblicato: 2010-10-02T00:00:00+00:00


Il fratello minore

Di fianco al sentiero c’erano una pietra enorme, e sopra, un rospo; David lo mirava attentamente.

– Non sparare, – disse Juan.

David abbassò l’arma e guardò il fratello, sorpreso.

– Può sentire gli spari, – disse Juan.

– Sei matto? Mancano cinquanta chilometri alla cascata.

– Può darsi che non sia alla cascata, – insistette Juan. – Ma nelle grotte.

– No, – disse David. – E poi, anche se ci fosse, non penserà che siamo noi.

Il rospo era sempre lí, che respirava tranquillamente con la sua immensa boccaccia spalancata e, dietro le sue cispe, osservava David con una certa aria malsana. David alzò di nuovo la pistola, mirò con lentezza e sparò.

– Non l’hai beccato, – disse Juan.

– Sí che l’ho beccato.

Si avvicinarono alla pietra. Una macchiolina verde rivelava il posto dove c’era stato il rospo.

– Non l’ho beccato?

– Sí, – disse Juan. – L’hai beccato.

Si avviarono verso i cavalli. Tirava lo stesso vento freddo e pungente che li aveva scortati durante il tragitto, ma il paesaggio cominciava a cambiare: il sole si tuffava dietro le alture, alle pendici di una montagna un’ombra imprecisa nascondeva i seminati, le nuvole avviluppate alle vette piú vicine avevano acquistato il colore grigio scuro delle rocce. David si gettò sulle spalle la coperta che aveva steso a terra per riposare e poi, macchinalmente, sostituí nella sua pistola la pallottola sparata. Di soppiatto, Juan osservò le mani di David mentre caricavano l’arma e la infilavano nella fondina; le sue dita non sembravano obbedire a una volontà, bensí muoversi da sole.

– Andiamo avanti? – disse David.

Juan annuí.

Il sentiero era un angusto pendio e gli animali si inerpicavano con difficoltà, scivolando costantemente sulle pietre, ancora umide per via delle piogge degli ultimi giorni. I fratelli procedevano in silenzio. Una delicata e invisibile pioggerella venne loro incontro dopo la partenza, ma cessò subito. Annottava quando avvistarono le grotte, il colle piatto e allungato come un lombrico che tutti conoscevano col nome di colle degli Occhi.

– Vuoi che diamo un’occhiata se è qui? – domandò Juan.

– Non vale la pena. Sono sicuro che non si è mosso dalla cascata. Lui sa che qui potrebbero vederlo, passa sempre qualcuno per il sentiero.

– Come vuoi – disse Juan.

E un momento dopo domandò:

– E se quel tipo avesse mentito?

– Chi?

– Quello che ci ha detto di averlo visto.

– Leandro? No, non oserebbe mentire a me. Ha detto che è nascosto alla cascata ed è sicuramente lí. Vedrai.

Continuarono ad avanzare fino a notte inoltrata. Un lenzuolo nero li avvolse e, nel buio, l’abbandono di quella solitaria regione senza alberi né uomini era visibile solo nel silenzio che si accentuò progressivamente fino a mutarsi in una presenza semicorporea. Juan, chino sul collo della sua cavalcatura, cercava di distinguere l’incerta traccia del sentiero. Seppe che avevano raggiunto la cima quando, inaspettatamente, si ritrovarono su un terreno piano. David fece segno che dovevano proseguire a piedi. Smontarono, legarono gli animali a delle rocce. Il fratello maggiore arruffò la criniera del suo cavallo, lo accarezzò piú volte sul dorso e gli mormorò all’orecchio:

– Speriamo di non ritrovarti gelato, domani.



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