I Guerrieri della notte by Sol Yurick

I Guerrieri della notte by Sol Yurick

autore:Sol Yurick
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


5 luglio, ore 2.30-3.00

Erano appoggiati alla ringhiera, sotto le lampade della stazione, ad aspettare il treno. Ciondolavano più di prima perché erano affranti dalla stanchezza. La loro espressione era vuota, lo sguardo fisso; Tonto aveva la bocca aperta e gli occhi semichiusi. Sbadigliò.

Hector disse: «Adesso sanno che tipo di uomini siamo. Nessuno batte i Dominatori», e sbadigliò.

Tonto disse: «Io dico ancora che dovevamo portarcela dietro, quella».

«Che cazzo, era solo una troietta. Dico, qualsiasi ragazza così... Queste donne, solo col sangue si soddisfano», e Bimbo sorrise. Junior ridacchiò.

Dewey aveva cominciato uno sbadiglio che si trasformò in una risatina sommessa e isterica. Non poté trattenersi e Junior cominciò a ridere e Tonto si unì agli altri. Di lì a poco ridevano tutti a crepapelle, piangendo persino. Hinton dovette sedersi per terra, tanto era debole. Le risa si smorzarono. Qualcuno riattaccò, seguito dagli altri. Dopo un po' smisero lentamente di ridere perché ormai erano troppo deboli per continuare.

«Le beccherà quando torna a casa, le faranno proprio un bel servizio», osservò Dewey.

«Cazzo, non starei a penar tanto per quella», disse Hector.

«Proprio per niente. Se l'è cercata.»

«Già. Dico, con quel cuore che si ritrova, ci scommettete che ora di domani li ha di nuovo tutti al suo guinzaglio? Ah, quella sa badare a sé, quella. Comunque, non era male», disse Tonto.

«Be', cazzo», fece Dewey, ridendo di nuovo. «Era come, come dire, cazzo, dico, era come se nemmeno sapesse che gliel'avevi messo dentro.»

«Ha bofonchiato un po' quando l'ho presa. Sapeva chi aveva dentro», disse Tonto.

«No, cazzo, è stato Junior a farla gridare, non tu. Non è vero, Junior? Non è vero?»

E Junior rise.

«Stai dicendo che non sono un uomo, fratellino?» chiese Tonto.

«Ho detto forse questo?»

«Non ha detto così, Tonto.»

«Ho sentito che cosa ha detto. E ogni volta che pensi che non sono un uomo, be', ho sempre un bel modo per dimostrartelo e tu sai come, vero?» disse Tonto con la faccia torva.

«Non è il caso di prendersela. Il fratellino parla per parlare.»

«Prendersela? Chi se la prende? Solo che non mi va di essere menato in giro.»

«Menarti in giro? Chi ti mena in giro? Solo che io l'ho sentita...» ma non finì la frase quando vide che Hector gli faceva cenno di lasciar perdere.

Ma ormai Tonto era furioso. «Vi faccio vedere io chi è un uomo», disse e si aprì la cerniera dei calzoni. «Ce l'hai più grosso, tu? Chi ce l'ha più grosso?»

Dewey emise un'esclamazione di disgusto per la stupidità di Tonto. «Che cazzo, non è così che si dimostra di essere il migliore. Le dimensioni non vogliono dir niente, lo sanno tutti.»

«E come sarebbe che la grossezza non conta? Che cosa, allora?»

«È la maniera come chiavi, non è la grossezza che conta. Non ho ragione, Junior? Non è vero, Hinton? Dico che ci sono altri modi per giudicarlo, tutti lo sanno. Zio Bimbo, ti chiedo, cosa conta, la grossezza?»

Bimbo, che non voleva immischiarsi, si strinse nelle spalle dicendo: «Non lo so. Io so solo che a me piace. Solo questo conta, che cazzo. A me piace.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.