I leoni di Sicilia (Italian Edition) by Auci Stefania

I leoni di Sicilia (Italian Edition) by Auci Stefania

autore:Auci, Stefania [Auci, Stefania]
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: ebook
editore: Casa Editrice Nord
pubblicato: 2019-05-05T16:00:00+00:00


L’opera non è molto apprezzata dal pubblico. Gli schiamazzi sono così forti da coprire le voci dei cantanti.

«Troppo caldo e troppo vino per troppi spettatori.» Giovanni indica il corridoio. «Andiamo via?»

Vincenzo sembra d’accordo. «Potremmo fare una passeggiata, sempre che tua sorella non sia troppo stanca. Ho una vettura che mi attende in piazza sotto la Martorana.»

Giulia prova a dire: «In verità, preferirei...»

Ma Giovanni non l’ascolta o sceglie d’ignorarla. «Ottimo! Sì, andiamo. Qui l’aria è irrespirabile.» Ed esce dal palco.

Lei non ha visto l’occhiata che i due uomini si sono scambiati.

Uno sguardo complice, da maschi.

«Giovanni, aspetta...» Prova a fermarlo, ma il fratello è già fuori.

Vincenzo le offre il braccio. «Vi scorterò io, se permettete.»

Giulia è in collera. Perché Giovanni l’ha abbandonata e perché non vuole rimanere con un uomo che conosce appena, specialmente con uno come quel Florio. «Non capisco perché mio fratello abbia deciso di lasciarmi sola. La carrozza è vostra ed era quindi vostro il compito di chiedere che fosse preparata.»

«Non sono un lacchè, anche se molti continuano a pensarlo.»

«Nemmeno mio fratello lo è.»

Giulia aggira la poltrona per superarlo. Vuole andar via, e ci riuscirebbe se le mani di Vincenzo non la fermassero sulla soglia. Ha dita ruvide, che si poggiano sulle spalle nude di Giulia.

Lei annaspa, non riesce a parlare. Dovrebbe voltarsi, dargli un ceffone, mettersi a gridare. Dovrebbe, ma non ci riesce, e non solo per la paura che ha di lui.

Vincenzo la trascina nella penombra, al riparo da sguardi indiscreti.

Cosa prova Giulia quando le labbra di Vincenzo le sfiorano la nuca? Quando le schiudono la bocca a forza, quando i suoi denti la mordono?

«No», dice. «No», supplica.

Mette le mani sulle sue per fermarlo. Ma il suo è un «no» fragile. Giulia non vuole, se ne rende conto e non riesce a capire perché. Oppure lo sa, e ne ha vergogna, perché adesso risponde al bacio, a quelle carezze.

È lui che comanda, è Vincenzo che decide quando lasciarla andare. Apre le braccia e lei sguscia via, l’oltrepassa nel corridoio.

«Permettete?» Vincenzo la precede lungo le scale, mentre Giulia, accaldata, scende i gradini sorreggendosi al corrimano. Raggiungono insieme la carrozza dove Giovanni li attende.

Lei cammina a testa bassa. Si sente nuda, esposta al mondo.

Nemmeno stavolta si accorge del sorriso del fratello.



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