I sogni by Stefan Klein

I sogni by Stefan Klein

autore:Stefan Klein
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2016-02-16T00:00:00+00:00


11. Iniezioni e padelle

Ci sono simboli onirici?

Quel che mi rimane incomprensibile è che uno possa avere una perfetta conoscenza di tutti gli elementi della sorpresa e al contempo essere lui stesso quello che rimane sorpreso.

André Gide

Si possono interpretare i sogni? Un’antica storia persiana mette a punto il problema. Un giorno l’importante poeta persiano al-Jami ricevette la visita di uno scrittore minore. «Ho sognato che il Profeta mi ha sputato in bocca e mi ha trasformato in un grande poeta», racconta con orgoglio lo scrittore. Jami, però, conoscendo i versi mediocri del suo visitatore, non si lascia impressionare». «Può darsi che il Profeta volesse sputarti sulla barba, ma poiché tu avevi per caso la bocca aperta, ti ha colpito lì». In un sogno, in effetti, ognuno può vedere quel che vuole.

William Domhoff aveva aspirazioni maggiori. Il professore di sociologia e di psicologia all’Università della California a Santa Cruz, voleva derivare previsioni esatte dai sogni, e poi verificarle nella comparazione con la realtà. Per affrontare questo ambizioso programma, Domhoff aveva a sua disposizione una risorsa preziosa: una donna con lo pseudonimo di Barb Sanders, un’americana di mezza età, gli aveva lasciato non meno di 82 relazioni di suoi sogni degli anni compresi fra il 1976 e il 1997. Domhoff non conosceva la Sanders e non aveva neppure alcuna intenzione di incontrarla. Voleva evitare di venire a conoscere qualcosa sul suo conto. Quel che sperava era di svelare la sua personalità e la storia della sua vita solo dalle relazioni scritte che lei aveva fatto dei suoi sogni. Se ci fosse riuscito avrebbe dimostrato che i sogni di una persona ne rivelano il carattere e forse possono svelare i motivi conduttori della sua vita.

Una vita notturna non fu mai illuminata da una luce più intensa. Domhoff e i suoi assistenti spesero più di un anno a codificare le relazioni scritte da Barb Sanders dei suoi sogni, a trasferirne i dati in un data base e ad analizzare i modelli di azione. I ricercatori redassero, servendosi di analisi computerizzate, un catalogo di tutte le persone che vi comparivano e formularono valutazioni statistiche delle scene oniriche che si ripetevano.

Benché gran parte dei sogni apparissero disordinati e privi di senso, le esperienze di più di tremila notti composero tuttavia gradualmente in un quadro di Barb Sanders e della sua vita. Nei racconti da lei fatti dei suoi sogni apparivano più persone di quante non ne figurino di solito nei sogni delle donne; Domhoff ne concluse su questa base che la Sanders avesse di giorno molti contatti personali; pareva che fosse però una persona non molto piacevole; in ogni modo un numero consistente di suoi sogni ci mostra che si irritava facilmente contro altre persone o le apostrofava sgarbatamente. Dovevano essere difficili soprattutto i rapporti con sua madre, che appariva nei suoi sogni una volta su dieci. Quasi sempre scoppiavano liti. Con una frequenza simile e una tensione ancora maggiore Barb sognava la figlia di mezzo. Nutriva forse un violento rancore contro di lei? Nei confronti delle



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