I sogni di Sophia by Corina Bomann

autore:Corina Bomann [Bomann, Corina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2021-06-13T22:00:00+00:00

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Dopo alcune notti insonni avevo fatto pace con il mio nuovo incarico e con l’idea che non sarei tornata a Parigi così presto. Non poter cercare Louis mi faceva soffrire, ma Kate aveva ragione. Non c’era niente che potessi fare per aiutare il signor Martin. E non sapevo nemmeno se Louis era vivo.

Poi c’era Kate. Cosa ne sarebbe stato di lei quando fossi partita? Come potevo aiutarla? Approfittavo di tutte le pause per leggere gli annunci di lavoro sulle riviste del salone.

Nel frattempo si era diffusa la voce della mia promozione ed ero diventata il centro dell’interesse nel salone della signorina Hodgson. Senza rivelare alle mie colleghe di cosa si trattasse, non mi lasciai sfuggire l’occasione di parlare dell’incarico che mi avrebbe portata nel Maine, nella magnifica villa che la signora Arden aveva comprato.

«Ti ha promossa a stalliere?» chiese Gladys maligna. Ignorai il suo commento e sorrisi.

«Non si tratta di cavalli» risposi. «A meno che tu non voglia considerare cavalle le nostre clienti.»

«Nel caso della signora Ross potrebbe non essere una cattiva idea» esclamò Jenna, fra le risate delle altre. Anch’io non riuscii a trattenere un ghigno. La dentatura cavallina della signora Ross era leggendaria.

Mi godevo le attenzioni e non fu difficile convincere la maggior parte delle ragazze a occuparsi in futuro delle mie clienti.

La signorina Hodgson, invece, pareva irritata. Ero sicura che la signora Arden non avesse detto nemmeno a lei il vero motivo del mio trasferimento, ma sembrava averlo intuito, perché aveva l’aria di chi si sente scavalcato.

Il mio entusiasmo per la partenza era mitigato anche dal destino incerto che attendeva Kate. Lei si mostrava forte, ma la sua preoccupazione era evidente. Le strade erano piene di donne in cerca di lavoro. Non volevo che Kate diventasse una di loro.

Ma cosa potevo fare per lei? Non conoscevo nessuno che fosse abbastanza ricco da permettersi una domestica a tempo pieno. Le mie clienti spendevano volentieri per un trattamento nel salone della signora Arden, ma dovevano risparmiare poi su altre cose. Avere un bell’aspetto era più importante che mai. Era un modo per dimostrare ai vicini che andava tutto per il meglio.

Quel pomeriggio, però, si presentò l’occasione di fare qualcosa per Kate. Guardai l’orologio. La signora Arden restava sempre in ufficio fino a tardi. Una volta in Maine avrei potuto parlarle di persona soltanto durante le sue visite. Il telefono non era il mezzo adatto per dirle quello che avevo in mente. Decisi quindi di affrontare il rischio di non essere ricevuta o che non fosse in ufficio. Salii in metropolitana e puntai verso Manhattan.

La ragazza alla reception mi guardò sbalordita quando le feci la mia richiesta. «È importante» insistetti.

«La signora Arden al momento è in riunione. Dovrà aspettare.»

«Non importa» risposi. «Ho tempo.»

Andai di sopra ed entrai nell’anticamera dell’ufficio.

«So che la signora Arden è in riunione» esordii, per risparmiare alla segretaria di spiegarmi quello che già sapevo. «Posso aspettare. È una cosa importante di cui devo discutere con lei prima di partire per il Maine.»

La segretaria mi aveva riconosciuta.

«Può accomodarsi in sala riunioni, se vuole» disse, indicandomi dove andare.

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