I tre tipi di scienza giuridica by Carl Schmitt

autore:Carl Schmitt
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Filosofia politica
pubblicato: 2023-03-15T00:00:00+00:00

Conclusione

Soltanto dopo questo rapido sguardo riassuntivo sulla condizione odierna della scienza giuridica tedesca può essere còlto il profondo e decisivo significato del nuovo concetto di giurista che il movimento nazionalsocialista ha introdotto in Germania. Il radunarsi cetuale dei giuristi tedeschi nel Fronte Tedesco del Diritto [Deutsches Rechtsfront] ha posto a base della loro organizzazione un concetto di giurista che annulla e supera la lacerazione positivistica finora esistente tra diritto ed economia, diritto e società, diritto e politica. Alla nuova forma cetuale dei giuristi tedeschi deve appartenere ogni membro del popolo tedesco, il quale nel suo lavoro professionale si occupa della applicazione o del perfezionamento del diritto tedesco nella vita pubblica, nello Stato, nell’economia o nell’amministrazione autonoma ed è, in tal modo, radicato nella vita giuridica tedesca. Su questi nuovi concetti di diritto, giurista e ceto giuridico riposano tanto la Lega tedesca nazionalsocialista dei giuristi [Nationalsozialistische Deutsche Juristenbund] - cioè la parte del movimento nazionalsocialista interessata in un senso particolare al diritto tedesco -, quanto l’Accademia per il diritto tedesco [Akademie für Deutsches Recht], fondata nell’autunno del 1933. Il capo [Führer] del Fronte tedesco e il fondatore e presidente dell’Accademia per il diritto tedesco, il commissario di giustizia del Reich [Reichsjustizkommissar] Dr. Hans Frank, ha ravvisato il compito dei giuristi tedeschi innanzitutto in una “formazione oggettiva” corrispondente allo spirito tedesco (43). In questo motto da lui coniato ha trovato espressione in maniera pregnante il tratto fondamentale del nuovo pensiero dell’ordinamento e della formazione.

Al tipo di pensiero positivistico tramandato l’indiscussa avanzata di un nuovo modo di pensiero giuridico appare, a dire il vero, soltanto come un correttivo del suo vecchio metodo, come un alleggerimento - affine ai precedenti movimenti per il diritto libero - di un irrigidimento, come mero adattamento ad una nuova condizione, allo scopo del proseguimento e della auto-conservazione del tipo finora esistente. Ma la modificazione del modo di pensare scientifico-giuridico è oggi legata ad una modificazione di tutta la compagine statale. Tutte le trasformazioni di un tipo di pensiero giuridico si trovano, come è stato mostrato sopra, nel grande contesto storico e sistematico che le inserisce nella condizione della vita politica della comunità del momento. Come il decisionismo di Hobbes deve stare nel XVII secolo, l’epoca che vede l’affermarsi dell’assolutismo dei prìncipi, ed il normativismo giusrazionalistico nel XVIII secolo, allo stesso modo il rapporto tra decisionismo e normativismo, che rappresenta il positivismo legale dominante a partire dal XIX secolo, si spiega a partire da una relazione dualistica determinata di Stato e società civile, dalla struttura composta in due membri dell’unità politica del tempo, scindentesi in Stato e società ed alternantesi tra stato di eccezione e legalità. Non appena questa struttura dualistica di Stato e di società priva di Stato crolla, cade necessariamente anche il tipo di pensiero scientifico-giuridico che appartiene ad essa. Lo Stato del presente non è più scisso nei due membri di Stato e società, bensì disposto in tre serie di ordinamenti, conformemente a Stato, movimento, popolo. Lo Stato, in quanto particolare serie dell’ordinamento all’interno dell’unità politica, non ha più il monopolio del politico, ma è solo un organo del capo [Führer] del movimento.

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