icerbox AAVV Grecia by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

Penisola di Analípsis. È il verde promontorio che chiude la baia di Garítsa, circa 5 km a sud della città. Sulla collina che guarda il mare, immersa tra ulivi e rigogliosi giardini, sorge la villa Mon Repos (visita a pagamento, ore 8.30-15; chiusa lunedì), costruita nel 1813 dall’Alto Commissario inglese Frederick Adam come residenza estiva. Nell’edificio di gusto neoclassico, con mobili e arredi risalenti all’epoca del governo britannico, sono esposti manufatti dell’antica Paleopólis, i cui resti archeologici (tra cui quelli di un tempio dorico del VI secolo a.C.) sono visibili nei dintorni della villa. All’estremità della penisola, la panoramica piattaforma di Kanóni deve il nome al fatto di esser stata in epoca napoleonica postazione di una batteria di cannoni; un pontile unisce la terraferma allo scoglio occupato dalla bianca Panagía Vlahérna, chiesa bizantina del 1685. Secondo la tradizione il vicino isolotto di Pondikoníssi (‘isola dei topi’) sarebbe una nave dei feaci pietrificata da Poseidone per aver riportato in patria Ulisse.

Achilléion. Visita a pagamento, ore 9-15.30, giugno-agosto 8-19; achillion-corfu.gr. 10 km a sud del capoluogo, sulla strada per l’aeroporto. L’intramontabile mito della principessa Sissi ha lasciato un segno tangibile anche a Corfù, in questa grande villa immersa nel verde di una collina. Si deve all’architetto napoletano Raffaele Carito lo stile neoclassico e pompeiano del bianco palazzo, costruito nel 1890 proprio per Elisabetta d’Austria, che vi trascorse lunghi periodi della sua vita. Dopo l’uccisione dell’imperatrice – a Ginevra nel 1898, per mano di un anarchico italiano – la fastosa dimora divenne proprietà di Guglielmo II di Germania che dal 1908 vi soggiornò ogni primavera. In alcune sale decorate di affreschi classicheggianti ospita ricordi dei due illustri proprietari, ma celebri sono soprattutto i giardini* a terrazze, ornati di palme e aiuole fiorite, che regalano splendide viste sul mare. La stessa Sissi, che qui si ritirò dopo la morte dell’unico figlio maschio, Rodolfo, volle intitolare il suo rifugio all’eroe greco e collocare nel giardino un Achille ferito, marmo del berlinese Ernst Herter (1884); a questo Guglielmo II fece affiancare la grande statua bronzea di Achille vittorioso opera di Johannes Götz (1909).

In battello sulle isole Dhiapóndia

Tre isolette diverse nei caratteri, uguali nell’offrire un’esperienza a contatto diretto col mare e la natura, sorgono a nord-ovest dell’isola di Corfù. Raggiungibili anche con (rari) battelli di linea dal capoluogo, le isole Diapontine (nella foto) si visitano in giornata dal porto di Sidári rivolgendosi ai pescatori che propongono gite in caicco. All’interno di ciascuna, piccoli nuclei abitati offrono uno spaccato di Grecia d’altri tempi. Mathráki (ab. 150), la più vicina a Corfù, a ovest di Sidári, ha interni boscosi e spiagge di sabbia fine; la piatta Ereíkousa (ab. 350), a nord, si mostra da lontano col suo tappeto di macchia mediterranea (è la pianta d’erica a darle il nome) e offre un’alternanza di spiaggette e falesie di arenaria; Othoní (ab. 100) la più grande, montuosa e selvaggia, ha spiagge di ciottoli e trasparenze cristalline.

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