icerbox Cadioli editori by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

8. L’esercizio critico di un «direttore editoriale»:

Giacomo Debenedetti

Diffondere libri di cultura

Nel primo catalogo della casa editrice il Saggiatore, fondata nella primavera del 1958 da Alberto Mondadori,1 si legge che la nuova impresa editoriale nasce «con lo scopo preciso di soddisfare nel medesimo tempo le richieste e i gusti di un pubblico intellettualmente moderno, e di fornire un nuovo contributo alla ricerca di un terreno originale sul quale provvedere allo sviluppo dei vivi fermenti che già si vanno individuando nella cultura italiana».2 Anticipando possibili obiezioni di carattere politico-culturale, c’è una precisa dichiarazione «illuminista»:

In un Paese nel quale l’analfabetismo è tuttora una piaga visibile e amaramente scontata da troppi, può apparire utopistico lo sforzo che Il Saggiatore si propone, di adeguare gradatamente la nostra cultura a quelle più avanzate: pensiamo, al contrario, che proprio la presenza di vaste aree depresse obblighi gli uomini di cultura, responsabili e moralmente avvertiti, a costituire quella squadra consorziata di lavoro intellettuale la quale, via via articolandosi nelle varie branche di un lavoro concreto, venga a rappresentare il punto di incontro e di sintesi delle diverse espressioni artistiche, scientifiche e filosofiche.3

Senza fermarsi qui sull’importanza del ruolo avuto dagli intellettuali nella trasformazione della società italiana, conviene leggere subito anche le parole conclusive dell’introduzione, nelle quali si ripropone la volontà di «contribuire a una quanto più possibile completa conoscenza dei mezzi atti a indirizzare gli uomini – di cultura e non – a una valida comprensione dell’epoca in cui viviamo, dei suoi molteplici problemi e della necessità di raggiungere quella sintesi filosofica che tutti li riporti a una radice comune».4

È in queste espressioni il significato dell’iniziativa editoriale avviata nella primavera del 1958 da Alberto Mondadori (fino a quel momento impegnato nell’azienda paterna)5 e da un gruppo di studiosi di discipline diverse che contribuiscono a definire il carattere della nuova casa editrice.

Al fianco di Alberto Mondadori c’è, fin dall’inizio, Giacomo Debenedetti, con un rapporto di collaborazione fissa (Debenedetti insegnava all’Università di Messina, più tardi passerà in quella di Roma) e con il ruolo di «direttore letterario». I suoi compiti andavano dall’elaborazione, insieme con l’editore, dei programmi della casa, alla scelta dei singoli volumi (in particolare della «Biblioteca delle Silerchie»),6 dalla stesura dei testi dei cataloghi a quella degli annunci promozionali e così via. Tra i primi collaboratori chiamati a occuparsi di uno specifico settore disciplinare ci sono Giulio Carlo Argan (per l’arte), Guido Aristarco (per il cinema), Remo Cantoni (per la filosofia),7 Fedele D’Amico (per il teatro), Ernesto De Martino (per l’antropologia).

Da questo gruppo di intellettuali – e non va dimenticato che lo stesso Alberto Mondadori vive la doppia condizione di imprenditore e di homme de lettres e poeta – provengono alcune dichiarazioni programmatiche di grande rilievo per l’editoria di quegli anni, al di là del raggiungimento o meno, in seguito, degli obiettivi fissati. Attraverso queste dichiarazioni, più volte proposte dai cataloghi del Saggiatore, si delinea una precisa militanza culturale e letteraria degli scrittori, dei critici, degli studiosi di storia e di filosofia in rapporto all’impegno editoriale. Più in particolare

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.