Idol [VIP Series - vol. 1] by Kristen Callihan

autore:Kristen Callihan [Callihan, Kristen]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa rosa
ISBN: 9788885603110
editore: Always Publishing
pubblicato: 2018-12-06T05:00:00+00:00

Libby

Non so cosa mi aspettassi esattamente quando finalmente ci saremmo ritrovati faccia a faccia. Mi sono lasciata trasportare di proposito dall’esuberanza di Brenna quando mi ha trascinata di qua e di là per tutta la città in modo tale da non pensare a Killian. Ho perso il conto delle boutique in cui abbiamo fatto tappa, provando un numero infinito di completi e comprando così tante cose che ho finito per chiudere gli occhi mentre la tanto agognata carta di credito nera di Killian veniva passata di macchina in macchina.

Ora, il mio corpo è rilassato, i capelli acconciati e schiariti con colpi di sole, le mie sopracciglia rifinite e modellate. Mi sento coccolata e meravigliosa. Ed eccitata. Terribilmente, dolorosamente eccitata. Vedere Killian esibirsi, il suo corpo tonico e muscoloso luccicare per il sudore, le sue mani muoversi sulla chitarra con sicurezza, mi ha dato alla testa. La sua voce, la sua energia, tutta quella passione mi hanno totalmente incantata. Non ero l’unica. Tutti erano vittime del suo incantesimo, e lo adoravano, lo volevano.

E lui è qui con me, i suoi occhi bollenti, il tocco delicato alla base della mia schiena mentre mi guida lungo un corridoio buio.

Si ferma per prendere una felpa grigia posata su un paio di vecchi amplificatori e la indossa, coprendosi il petto nudo. Dubito che la maglia sia sua, visto che c’è la parola ‘Staff’ scritta in giallo brillante sulla sua schiena. Inarca un sopracciglio. «Il mio travestimento da maestro».

Calandosi il cappuccio in testa, digita qualcosa sul suo telefono prima di ricacciarlo nella tasca. Con un’altra occhiata nella mia direzione, sorride dolcemente. «Dio, mi sei mancata. Avrei dovuto chiederti di vederci a casa mia, perché è fottutamente difficile non toccarti, in questo momento».

«Perché non l’hai fatto?» I miei sandali dal tacco alto ticchettano contro il pavimento di cemento. Non sono abituata a portare i tacchi, ma questo vestito non sarebbe stato bene con nient’altro. Stupido vestito. È di seta fine, e io sono senza reggiseno. Ogni mio movimento fa danzare la stoffa sulla mia pelle idratata e massaggiata di fresco – un’agonia perché non posso fare a meno di pensare alle mani di Killian, alla sua bocca, alle sue labbra. Vorrei loro su di me, invece.

Al mio fianco, mi dà un piccolo colpetto col gomito. «Perché sono un bastardo arrogante, e volevo che mi vedessi».

Sbatte innocente quelle lussuriose ciglia, il suo sorriso è insolente.

«Eri così carino» gli dico con sincerità, ma con tono provocatorio.

Lui arrossisce. «Bambolina, stai tentando di fermarmi».

«No» dico io, con affanno esagerato. «Non fermarti, Killian. Non fermarti».

Ricaccio indietro un gridolino quando lui all’improvviso si volta, agganciandomi un braccio intorno alla vita e attirandomi dietro una pila di casse da imballaggio. Le nostre risate si mescolano mentre lui mi bacia, veloce, bollente, giocoso, mordendomi appena il labbro. «Monella». I suoi occhi luccicano di felicità.

Gli rubo anche io un bacio prima di farmi indietro. «Portami a casa, barbone da cortile».

Stringendo la mia mano nella sua, mi guida in fretta lungo il corridoio e in un vicolo sul retro.

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