Il cammino verso casa by Catherine Ryan Hyde

autore:Catherine Ryan Hyde [Hyde, Catherine Ryan]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781542045117
editore: AmazonCrossing
pubblicato: 2017-07-10T16:00:00+00:00

TERRITORIO WAKAPI

16 MAGGIO

«Scommetto che non c’è nient’altro da fare» dice Carly. «Cos’altro dovremmo combinare per il resto della settimana?»

È in piedi accanto al pick-up carico, con aria orgogliosa. Un gomito appoggiato al bordo del pianale. Non ci sono più vecchie ferraglie in giro per la proprietà di Delores. Ora il suo sguardo può spaziare in qualunque direzione senza che nulla offenda il suo innato senso dell’ordine.

«Ah!» sbotta la vecchia. È seduta all’ombra, su una sedia da giardino composta da bande di nylon intrecciate. Non sembra sia lì per controllare il loro lavoro, piuttosto per prendere aria. «Non hai ancora guardato dentro quella rimessa.»

Carly sospira. Si gira verso Jen, che sta mungendo le capre, il volto seminascosto dal grande cappello da cowboy, gli auricolari nelle orecchie.

«Che ore saranno, secondo lei?» domanda a Delores.

«È la terza volta che me lo chiedi stamattina. Hai un appuntamento importante? Devi uscire con qualcuno? Cosa c’è?»

«Ero solo curiosa.»

Ormai sa benissimo che la vecchia non porta l’orologio, ed è probabile che in ogni caso non riuscirebbe a leggerlo. Ma le due volte precedenti è stata in grado di dedurre l’ora in modo abbastanza preciso mettendosi in pieno sole, per capire in quale punto del cielo si trova.

«Saranno quasi le undici.»

«Non è un po’ tardi per Alvin?»

«Oh, è Alvin che stai aspettando. Come mai all’improvviso sei così ansiosa di vederlo?»

«Così. Cioè… sta solo facendo delle ricerche per me, ecco tutto.»

«Si vede che deve occuparsi di qualche questione di lavoro» dice Delores. «Vuoi un po’ di acqua fresca?»

«Certo, grazie.»

Mentre aspetta, Carly si avvicina alla rimessa e apre la porta. Qualcosa sbuca fuori da quel caos assoluto e inestricabile e scappa via. È talmente veloce che lei non riesce nemmeno a vedere cos’è, e comunque non vuole saperlo.

Richiude la porta, pronta a fingere, almeno per il momento, di non avere mai sbirciato all’interno. È un problema che è ben felice di posticipare.

Proprio quando lei e Jen hanno finito di bere l’acqua, il pick-up di Alvin entra nel vialetto. Il pick-up personale.

Carly si sente all’improvviso sgravata da un peso allo stomaco e meno tesa. Non si era affatto resa conto di esserlo così tanto. Ha cercato di ignorare, di negare l’esistenza dello stress dato dal fatto di non sapere, ma nel giro di un istante lo rimpiazza il terrore di ciò che potrà scoprire. Per molti versi è peggio, di sicuro è più acuto ed è impossibile ignorarlo.

Il pick-up si ferma nello spiazzo vicino al pollaio e ne esce una donna. Carly si sente di nuovo mancare.

«Chi è?» chiede a Delores.

«Se non è Alvin saranno Pam e Leo» risponde la vecchia, come se la situazione non richiedesse altre spiegazioni.

Non è la donna che ha portato la carne di montone il giorno prima, perché si chiamava… Carly non se lo ricorda. Comunque non si chiamava Pam, aveva un nome più lungo. E gli spessi capelli neri di questa ragazza le arrivano pochi centimetri sotto le spalle, non sotto il sedere.

La donna è ora piegata nella cabina del pick-up, come se sul sedile fosse posato qualcosa che deve slegare.

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