Il Castello Del Cappellaio by Archibald J. Cronin

Il Castello Del Cappellaio by Archibald J. Cronin

autore:Archibald J. Cronin [Cronin, Archibald J.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-01-19T23:00:00+00:00


CAPITOLO OTTAVO

La mattina dopo Mrs. Brodie si svegliò presto, prima dell'alba; ma, nel destarsi, udì, lontano e debole, il primo canto del gallo che annunciava, malgrado l'oscurità,l'imminente chiarore di una nuova giornata. Sebbene fosse rimasta alzata fino a tardi, la sera prima, non aveva veduto ritornare Matthew: e ora, dopo una cattiva notte, il suo primo pensiero fu di andar a vedere come stava. Nel vestirsi non aveva la preoccupazione di non far rumore per non disturbare suo marito, perché adesso dormiva sola nella cameretta di Mary; eppure, per antica abitudine, si muoveva furtiva e silenziosa come un' ombra. La poca luce che entrava dalla finestra della camera da letto rivelò la sua figura spettrale e affranta che tremava nel vestirsi. La sua sottoveste era tanto rappezzata, rammendata e piena di toppe che mettersela era sempre una difficoltà per la mamma; e nella fredda oscurità della gelida aria di febbraio, le sue dita ruvide e poco sensibili cercavano a tentoni, confusamente, tra i suoi abiti grossolani e consunti. Mentre si vestiva così, servendosi del tatto soltanto, un leggero battere dei denti era il solo segno della sua presenza.

Quando si fu vestita, risolvendo il complicato indovinello dei suoi abiti enigmatici, si fregò le mani senza far rumore, per far circolare meglio il sangue e scivolò fuori dalla stanza, con le sole calze ai piedi.

La camera da letto di Matthew, dall'altra parte della casa, era meglio illuminata. Nell'entrarvi silenziosamente essa vide, nel confuso disordine delle coperte, che suo figlio respirava con regolarità, e respirò meglio anche lei, sollevata, il viso di lui appariva plumbeo, nel pallore azzurrastro della luce mattutina; aveva gli angoli della bocca un po' sporchi e un groviglio di capelli gli scendeva sulla fronte. La lingua usciva un poco dalle labbra, come se fosse troppo gonfia e grossa; e ad ogni respiro la bocca dava un suono leggermente rauco.

La mamma rimise a posto dolcemente le coperte e il piumino e s'arrischiò anche a carezzare la fronte del figlio, per allontanarne le ciocche di capelli che ricadevano sugli occhi; ma sentendosi toccare Matt sì mosse e borbottò, ed essa si allontanò ritraendo in fretta la mano, che però rimase alzata, a mezz'aria, come se lo benedicesse nel sonno. E anche il suo sguardo fu come una benedizione, che durò piuttosto a lungo.

Finalmente, con riluttanza, distolse gli occhi dal figlio, e si mosse, per andarsene.

Mentre stava per uscire vide la giacca, il panciotto e i calzoni di Matt buttati in disordine sul pavimento, la camicia in un angolo, il colletto e la cravatta in un altro; e lieta di servirlo, si chinò, raccolse gli indumenti, li mise su di una sedia dopo averli ripiegati con cura, guardò di nuovo il volto del dormiente, e se ne andò senza far rumore.

A pianterreno, tutto era esposto alla luce della prima mattina; la notte, ritirandosi, come un oceano, aveva lasciato i mobili in disordine, il fuoco spento con la cenere grigia e polverosa, la pila dei piatti non lavati nell'acquaio del retrocucina, come relitti su di una spiaggia desolata.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.