Il colosso di New York by Colson Whitehead

Il colosso di New York by Colson Whitehead

autore:Colson Whitehead [Whitehead, Colson]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-01-22T12:00:00+00:00


CONEY ISLAND

Una tale moltitudine di fetori significa che dev’essere estate. È l’asfalto che sfrigola ad aggiungere quel particolare gusto piccante. Disagio infinito, certamente il pianeta sta precipitando verso il sole. Qualcuno fa capriole sotto gli idranti aperti, come un cretino, altri si dirigono verso il confine della città. A sud, sulla spiaggia, dove l’aria salmastra scaccia questo tanfo avvilente. Perciò si lasciano cadere dove la cartina della metropolitana finisce, sistemandosi sul fondo come fanno le monete in tasca. Sotto i piedi, al posto del cemento, troveranno qualcosa di più sfuggente.

Le scottature di domani si riuniscono in attesa. Le teste si sporgono in cerca del posto migliore. Appropriazione di terreno demaniale. Qui va bene. Cerchi di ricordare la tua formula personale per stare comodo su una spiaggia, stendere il telo eccetera. A sfrigolare sulla graticola. L’uomo si serve in tavola così. Intorno al collo del flacone di crema solare è rimasto attaccato qualche granello di sabbia, testimonianza dell’ultima volta. Chiedere all’unisono: Me la spalmi sulla schiena. Il sole porta questo calderone a un punto di furiosa bollitura, fa emergere tutto in superficie, antiche discendenze, carnagioni nascoste. Qualche goccia di un sangue diverso. Le lotte di antiche tribù si riducono alla reazione dei discendenti ai raggi ultravioletti. La gente sottolinea l’idea particolare che ha del proprio corpo con top troppo stretti, pantaloncini e magliette. Spogliatevi senza dimenticare le cicatrici preferite.

Nella sabbia sparisce tutto. Nella sabbia gli oggetti si perdono come la gente nelle strade. C’è un rifugio sulle rive del nuovo mondo. È l’accogliente casa di riposo delle linguette a strappo che non vengono più prodotte da anni, dei mozziconi di sigarette che hanno visto giorni migliori, delle zampette di granchio. Un tronco di legno alla deriva dalla terra natia. Pezzetti di polistirolo naturalizzato recitano giuramenti e nomi di presidenti alla minima provocazione. Sudici gabbiani fanno la ronda come poliziotti, schivano le alghe vagabonde con le loro storie lacrimevoli. Si dice che laggiù qualcuno stia mangiando un panino. Gli animali spazzini si allontanano in missioni inutili. Le mosche ronzano e saltellano sui morti veri e apparenti. Il pazzo con il metal detector procede a zig zag secondo un efficiente schema di ricerca o per l’abitudine di scansare gli oggetti lanciati dai ragazzini. Il suo stipendio netto è sbalorditivo. Il numero di chiavi smarrite quest’oggi rientrerà nella media quotidiana. Gli ipocriti si lamentano della qualità della sabbia, come se non fossero a loro volta corpi estranei, e anche gli animali spazzini strappano brandelli di comfort al pomeriggio.

La prima linea dell’antica contesa tra la città e la natura. Tu da che parte stai. Ogni granello un commando di ricognizione in cerca dei punti deboli su cui fare rapporto. Ecco un elenco di luoghi dove si infila la sabbia: negli occhi, nei panini, nelle scarpe, sotto i letti, tra i capelli, nei tappeti, sul pavimento delle automobili. Nel cavallo dei pantaloni e nei tronchi cerebrali, in tutti i luoghi dove si prendono le decisioni. I bambini con i secchielli spostano questo mucchio di sabbia per cancellare il disegno segreto delle maree.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.