Il diario del vampiro - La genesi by Lisa Jane Smith

autore:Lisa Jane Smith [Smith, Lisa Jane]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2011-01-17T23:00:00+00:00

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8 settembre 1864

Lei non è quello che sembra. Dovrei essere sorpreso? Spaventato? Ferito? È come se tutto quello che so, tutto quello che mi è stato insegnato, tutte le verità in cui ho creduto negli ultimi diciassette anni… tutto fosse sbagliato.

Riesco ancora a sentire il calore là dove mi ha baciato, dove le sue dita hanno stretto le mie mani. La desidero ancora, eppure la voce della ragione urla nelle mie orecchie: non puoi amare un vampiro!

Se avessi una delle sue margherite, potrei staccare i petali e lasciare che sia il fiore a scegliere per me. L’amo… non l’amo… io…

Io l’amo.

Sì, l’amo. E non m’importa delle conseguenze.

Significa questo seguire il proprio cuore? Vorrei che ci fosse una mappa o una bussola ad aiutarmi a trovare la mia strada. Ma lei possiede il mio cuore e questo, più di ogni altra cosa, è la mia stella polare… e dovrò farmi bastare questa certezza.

Dopo essere sgusciato via dalla dépendance ed essere tornato in camera, cercai di dormire qualche ora. Quando mi svegliai, mi chiesi se non fosse stato solo un sogno. Ma poi girai la testa sul cuscino e vidi una macchia netta, cremisi, di sangue secco e mi portai le dita alla gola. C’era una ferita e, benché non mi facesse male, mi riportò agli eventi, senza dubbio reali, della sera precedente. Mi sentivo stremato, confuso ed euforico al tempo stesso. Il mio corpo era indebolito, ma il mio cervello assolutamente lucido. Era come se avessi la febbre, ma dentro di me percepivo una sensazione di pace che non avevo mai provato prima.

Mi vestii, facendo molta attenzione a lavare la ferita con un panno umido e a bendarla, poi mi chiusi la camicia di lino fino all’ultimo bottone. Osservai la mia immagine riflessa nello specchio.

Cercavo di capire se ci fosse qualcosa di diverso, se nel mio sguardo fosse comparsa una luce nuova a rivelare la perdita della mia verginità. Ma il mio volto sembrava lo stesso del giorno prima.

Scesi le scale di servizio con passo furtivo, diretto allo studio. Mio padre faceva tutti i giorni le stesse cose, con perfetta regolarità, ed era solito trascorrere la mattina a ispezionare e misurare i campi con Robert.

Non appena mi chiusi nella stanza fresca e in penombra, feci scorrere le dita lungo i dorsi dei volumi rilegati in pelle su ogni scaffale, confortato dalla loro levigatezza. Speravo solo che da qualche parte, fra tutti quegli scaffali e pile di libri su ogni argomento, ce ne fosse uno che rispondesse ad alcune delle mie domande. Mi ricordai del libro che stava leggendo Katherine, I misteri di Mystic Falls, e notai che non era più nello studio, o almeno non in vista.

Continuai a esplorare gli scaffali, senza uno scopo preciso, sentendomi per la prima volta sopraffatto dall’enorme quantità di volumi nello studio di mio padre. Dove avrei potuto trovare informazioni sui vampiri? C’erano libri di teatro, di narrativa, atlanti e due scaffali pieni di volumi della Bibbia, alcuni in inglese, altri in italiano e altri ancora in latino.

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