Il futuro raccontato dalle piante by Barbara Mazzolai

Il futuro raccontato dalle piante by Barbara Mazzolai

autore:Barbara Mazzolai [Mazzolai, Barbara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2021-07-06T22:00:00+00:00


Lo stormire delle foglie per accendere il domani

Penso che il fruscio delle foglie mosse dal vento sia uno dei suoni più belli da ascoltare quando si è immersi nella pace di un bosco. Ho avuto la fortuna di poter passare molte delle mie giornate, da bambina e non solo, in mezzo ai boschi, magari all’ombra dei castagni del Monte Amiata insieme alla mia famiglia e ai nostri amici, per la raccolta delle castagne nei mesi autunnali. Quei colori caldi tipici dell’autunno, gli odori del muschio bagnato e i suoni delle chiome degli alberi e degli animali del bosco sono impressi nella mia memoria.

In quei giorni sereni, fatti di risate e tanta fatica – la notte, quando mi addormentavo, vedevo solo castagne intorno a me! –, non avrei mai immaginato il ruolo che più tardi le piante avrebbero avuto nelle mie ricerche.

Da un paio di anni, insieme a Fabian Meder, Alessio Mondini e altri colleghi del mio gruppo, stiamo studiando i meccanismi che consentono di produrre energia elettrica dalla stimolazione meccanica delle foglie naturali. Quando l’aria provoca lo sfregamento delle foglie, sulla loro superficie si accumulano cariche elettriche. Questo fenomeno si chiama elettrificazione da contatto o triboelettricità. Nessuno sa se le piante utilizzino l’energia che producono per finalità funzionali, per la comunicazione, oppure se essa vada più semplicemente dispersa nell’ambiente, ma la nostra intuizione è stata l’aver capito che questo fenomeno poteva essere sfruttato per alimentare dei dispositivi.

Come funziona? La triboelettricità è energia elettrostatica. La conosciamo tutti, perché è quella che si genera quando prendiamo una penna e la sfreghiamo su un maglione. Bastano pochi passaggi della penna sul tessuto di lana per generare cariche negative sulla superficie della penna. Se poi la si avvicina a frammenti di polistirolo o di carta, la penna li attrarrà come farebbe una calamita con un pezzo di ferro. Si genera una piccola corrente elettrica che, attraverso la penna, usa il nostro corpo come fosse un cavo elettrico e poi si scarica a terra.

In laboratorio stavamo cercando un metodo per generare elettricità da sfregamento attraverso la produzione di «cespugli» costituiti da foglie completamente artificiali in materiali polimerici. Come spesso avviene nel mondo della ricerca, per caso ci siamo accorti che la struttura della foglia è perfetta per produrre energia triboelettrica. Abbiamo capito fin da subito che poter utilizzare questa energia su larga scala avrebbe potuto rappresentare una grande svolta per il nostro futuro, non fosse altro che per l’alimentazione dei plantoidi in fase di test in ambiente reale, ovvero in campo aperto.

Tuttavia, l’elettricità prodotta dal solo fregamento delle foglie non è sufficiente per un utilizzo in applicazioni del nostro quotidiano. La sfida è capire come produrne di più. Per questo motivo abbiamo studiato un modo per potenziare le caratteristiche di una foglia naturale, senza provocarle danno: abbiamo così creato un ibrido, aggiungendo foglie artificiali alle chiome naturali e trasformando così le piante in natura in generatori di elettricità!

La foglia artificiale è costituita da un polimero isolante, mentre la foglia naturale ha uno strato di cellule conduttive.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.