Il giglio nero by Marion Zimmer Bradley

Il giglio nero by Marion Zimmer Bradley

autore:Marion Zimmer Bradley [Bradley, Marion Zimmer]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
Tags: no cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9788878194281
Google: uqthPQAACAAJ
editore: TEA
pubblicato: 1993-11-15T15:02:31+00:00


Era da poco passato il mezzodì del loro terzo giorno al lago Wum, e il rombo continuo della cascata di Tass echeggiava ovunque come un tuono lontano, mentre il margine di quell'impressionante precipizio era perso in una vaporosa bruma luminescente. Anigel e Immu si erano avvicinate alla città di Tass con la massima cautela, e la loro barca si trovava ora nascosta sotto un salice piangente che sporgeva da una fenditura in fondo al precipizio della riva occidentale.

Tutt'intorno a loro, enormi rocce emergevano dalle acque. Fra loro e l'isola, a poco più di duecento metri di distanza, si trovavano le cinque guglie acuminate delle Zanne di Munjuno, che delimitavano il punto di non ritorno verso le cascate. Una piccola imbarcazione poteva agevolmente affrontare la corrente a nord di quelle rocce e raggiungere senza incidenti le barriere di tronchi galleggianti e la riva opposta; ma passare a sud delle Zanne significava rimanere intrappolati nella rapida corrente e venire scaraventati a tutta forza verso le cateratte.

«Quel che dobbiamo fare», disse Immu, disponendo davanti a sé i frugali cibi che avrebbero consumato sotto la fresca ombra del salice, «è attendere il calar delle tenebre e poi fare la breve traversata che ci porterà oltre le Zanne. Da quella riva si diparte un sentiero lungo neanche tre chilometri, e noi lo seguiremo fino a incrociare uno scosceso camminamento che conduce giù alla segheria ai piedi della cascata, dove ci procureremo un'altra imbarcazione.»

«Ma... e i rimorik?» esclamò Anigel sgomenta.

«Ma ma ma! Noi lasceremo libere quelle servizievoli creature, di modo che possano ritornare nelle loro acque natie. Cosa pensavi, di poterle tenere con te per sempre, come animali domestici?»

Anigel abbassò il capo. «In verità non ci avevo affatto pensato.»

Immu cercò di rincuorarla battendole affettuosamente sulle spalle. «Non preoccuparti. Le acque del Grande Mutar sono piuttosto basse, a parte il corso principale. Volendo, potremmo anche costruirci una zattera con dei tronchi e guidarla lungo la corrente con delle pertiche... così lasceremmo indietro almeno una delle tue grandi paure. Le truppe di Labornok non penseranno mai di cercarci nella regione di Tassaleyo. Con un po' di fortuna, i Wyvilo rispetteranno il tuo amuleto proprio come hanno fatto gli Uisgu, e ti aiuteranno a proseguire la ricerca.»

Anigel smise per un attimo di masticare il suo magro pasto a base di radici secche. «Lo pensi davvero, o lo dici solo per rassicurarmi? Ho sentito dire che sono molto ostili verso gli esseri umani, e che il loro aspetto è addirittura spaventoso.»

«Sicuramente non è certo il tipo di creature che uno inviterebbe a un ballo di corte», concesse Immu. «Alcuni Nyssomu raccontano che eoni ed eoni fa, vari membri della nostra razza furono rapiti dagli Skritek e costretti a unirsi a loro; da quell'unione sono scaturiti sia i Wyvilo che i loro più primitivi vicini, i Glismak.»

«Qual è dunque il loro aspetto?» domandò Anigel leccandosi le dita.

«Io non ne ho mai visto uno, ma si dice che combinino in loro le fattezze degli Skritek con quelle dei Nyssomu o degli Uisgu.»

«Uaag!» commentò la giovane.



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