Il gioco infinito by AA.VV

Il gioco infinito by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:44:01+00:00


Canary Land

di Tom Purdom

Isaac Asimov’s SF Magazine, gennaio 1997

Tom Purdom ha scritto ottima fantascienza fino dagli anni Sessanta. La sua prima storia è stata pubblicata nel 1957 e il suo successivo romanzo, The Tree Lord of Imeten, fu presentato da Ace insieme a un romanzo di Samuel R. Delany. Seguirono altri romanzi e Purdom fu scrittore attivo per quasi un decennio. Scomparve quindi dal campo della fantascienza fra gli anni Settanta e i primi anni Novanta, ma è tornato con impeto in questo decennio con qualche opera di fiction di prima categoria. Una delle cose che ha fatto nel frattempo è stato diventare critico musicale per un giornale di Philadelphia, attività che contribuisce all’ispirazione di questo racconto. Non ha ancora pubblicato romanzi negli anni Novanta, ma i suoi racconti, apparsi perlopiù su “Asimov’s” (come questo), mostrano un’ambientazione ben strutturata e una gradevole complessità di motivazioni.

“Terra di canarini” ne è un esempio e ha una sorprendente svolta nella trama che sostituisce musica e armonia a un momento catartico più normale. A volte la vita è proprio così.

A casa, nella Contea del Delaware, nell’area che era generalmente conosciuta come la “regione di Philadelphia”, i tre tipi che parlavano con George Sparr sarebbero stati probabilmente discendenti di antenati da lungo tempo defunti immigrati dalla Sicilia. Lì sulla Luna, erano probabilmente i figli di genitori nati a Taiwan o in Thailandia. Avevano buoni contatti, gli spiegò quello grosso, con il sindacato che “rappresentava” i musicisti che suonavano in locali come il Twelve Sages Café. Se George voleva continuare a strimpellare la sua viola dodici ore al giorno, tredici giorni su quattordici, sarebbe stato vantaggioso per lui accettare la loro offerta. Se avesse declinato l’invito, qualcun altro avrebbe preso il suo posto nel quintetto di archi che gli avventori di pranzi e cene ignoravano mentre chiacchieravano.

Sulla Terra, George aveva suonato la viola perché lo aveva voluto. Il programma di esecuzione che si era fatto impiantare nel sistema nervoso era il massimo della tecnologia del momento. C’erano state settimane, quando era stato ancora un normale americano stile “prendi-la-vita-come-viene”, in cui aveva suonato con un trio o un quartetto diversi ogni sera, incluso il sabato, riuscendo a infilare due sessioni anche la domenica. Adesso il suo sistema di esecuzione era l’unica cosa che si frapponeva fra lui e gli euforici stati psicologici indotti dalla malnutrizione. La musica dal vivo, eseguita da veri musicisti viventi, rappresentava una delle forme più basse e meno specializzate di lavoro manuale. Tutti erano in grado di suonare, una volta collegate le giuste informazioni molecolari ai giusti nervi motori. Era, in breve, l’unica forma di impiego su cui si potesse contare, se si era immigrati americani; alla resa dei conti, non si era altro che una bio-struttura molto comune, stile ricettario da cucina.

La comprensione di George del tecno-mandarino era ancora in fase di sviluppo. Aveva cercato di raggranellare qualche soldo quando aveva lasciato la Terra. Aveva venduto praticamente tutto ciò che era stato in suo possesso, inclusa la sua viola migliore, per acquistare un biglietto in modo da abbandonare il pianeta.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.