Il Leone di Normandia (I Romanzi Introvabili) by Connie Mason

autore:Connie Mason [Mason, Connie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-03-05T12:00:00+00:00

11

Ariana entrò nel salone in uno stato di agitazione, ancora indecisa se lasciare Lyon o no. Se lo avesse fatto, sapeva che avrebbe potuto non rivedere mai più la sua adorata Cragmere. Solo perché Edric diceva che molti baroni del Nord si erano alleati con re Malcolm di Scozia, ciò non significava necessariamente che quell’unione di forze fosse sufficiente a scacciare il Conquistatore dal territorio inglese. Guglielmo era un astuto combattente e un brillante stratega. Con uomini come il Leone di Normandia al suo fianco, sarebbe stato un nemico temibile.

Il salone non era affollato come la sera prima. La maggior parte dei baroni era ancora in seduta con il re, e così a cenare erano convenuti solamente i loro cavalieri e diverse donne. Ariana prese posto in fondo alla tavola, tra i servi e i famigli, dove sperava di passare inosservata, ma disgraziatamente una donna, notata la sua presenza, si mosse con piglio deciso nella sua direzione.

— Lady Ariana, che fortuna trovarvi qui da sola! — Zabrina si sedette accanto a lei con fare affettato e mille moine. Quando si fu sistemata le sottane, rivolse alla giovane un sorriso ipocrita. — Speravo di riuscire a scambiare una parola con voi, in privato.

— Non riesco a immaginare il perché — disse Ariana, gelida.

— Via, mia signora, sappiamo entrambe che il vostro matrimonio con lord Lyon non è un’unione d’amore. Vi ha lasciato languire in un convento preoccupandosi ben poco di come vi sentiste. Pensava così di rado a voi che in tutti questi anni non vi ha quasi mai menzionata.

— Perché avrebbe dovuto farlo, quando c’eravate voi ad aiutarlo e a confortarlo?

— Proprio così — convenne la donna, compiaciuta. — Lyon e io siamo stati intimi per molti anni, e non vedo perché mai dovremmo porre fine alla nostra relazione, solo perché Guglielmo gli ha ordinato di avere da voi un erede. Siete già incinta? — Squadrò la snella figura della giovane con i suoi occhi indagatori dal colore viola.

Ariana impallidì. Sapeva bene per quale motivo Lyon l’avesse infine reclamata, ma sentirselo dire così, senza mezzi termini, le fece provare vergogna. Tutta la corte sapeva che lui la considerava una cavalla da monta? — No, non penso.

Zabrina doveva aver trattenuto il respiro, poiché ora espirò lentamente, dopo aver sentito la risposta. — Forse Lyon trova il portarvi a letto un’incombenza — la provocò.

— Vi ha detto questo? — ribatté Ariana.

— No, ma non occorre essere un indovino per sapere che non sopportate vostro marito, in quanto Normanno. Forse è per questo che il mio caro lord Lyon mi ha invitata a Cragmere. — Era una vile menzogna, ma nel dirla la donna si sentì ben poco in colpa. Era gelosa di Ariana. Se avesse conosciuto Lyon prima che il re destinasse a lui quella giovane, avrebbe fatto in modo di convincere il Conquistatore a dargli lei in sposa, invece di quell’insignificante scricciolo che ora era sua moglie.

Ariana ansimò, profondamente turbata. Lyon aveva davvero intenzione di portare l’amante in casa sua? Non avrebbe osato! Ma sì che avrebbe osato, e lei lo sapeva.

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