Il Mastro di Forgia by Fabio Carta

Il Mastro di Forgia by Fabio Carta

autore:Fabio Carta [Carta, Fabio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788894002157
Google: 22s7CQAAQBAJ
editore: Inspired Digital Publishing Srl
pubblicato: 2015-05-10T22:00:00+00:00


In seguito pensai molto alle urla di Lakon durante il nostro litigio, a come mi aveva colpito quella sua voce stentorea, tonante, emessa dal piccolo orifizio del suo respiratore, eppure capace di sommergere i miei strepiti infantili.

Oltre alle urla, molto mi avevano colpito i suoi occhi, i suoi neri occhi, specchi sinceri di un animo puro, incapace di mentire. Ed io, misero Karan pieno di sé, avevo osato pensare che il Martire Tiranno mi avesse ingannato e che avesse ordito qualcosa alle mie spalle.

Ma se anche lo avesse fatto, chi ero io per giudicare il suo divino pensiero? Egli avrebbe riportato la luce della connessione su Muareb, e la guerra tremenda che dovette essere intrapresa per raggiungere tale glorioso scopo, tutti quei morti non furono che il giusto olocausto alla sublime Mente, una tremenda penitenza che noi dovemmo subire per poter essere nuovamente accolti nella grazia della connessione.

Ma tornate con me a quei giorni lontani nelle officine di Dragan, dove il maniscalco e il mastro di forgia attendevano la chiamata di Silen per la Cerca del Pagan.

Come Lakon aveva ben capito, per me il godimento della celebrità era durato poco, ché fui da subito assorbito nel lavoro, tanto ero ostinatamente convinto che ci fosse da fare nelle officine in quel poco tempo che pensavo ci separasse dalla nostra partenza; non vi fu quindi nessuna convalescenza e nessun riposo medico per chi, come me e Lakon, si divideva ora tra due ruoli complementari, perché quando il cavaliere si riposava dalla battaglia era il momento per il tecnico di lavorare, per riparare i danni del combattimento e per studiare migliorie da apportare ai mezzi dei guerrieri. Nessun riposo, quindi, nessuna requie. Fui travolto e avvinto dal ritmo di giornate frenetiche che, come previsto da Lakon, si concludevano puntualmente senza avermi dato quello che cercavo e volevo – ma cosa volevo, cosa cercavo veramente?

Sfinito e sfibrato da quell’inconcludente lavoro, pur di liberarmi da quel meccanismo infernale in cui mi ero volutamente precipitato, un ritmo martellante fatto di mille piccoli obblighi ed oneri, dispersivi quanto soffocanti, arrivai a desiderare di partire quanto prima, conscio che sopportare i giorni di viaggio, che sapevo aspettarmi nella lunga marcia tra i calanchi verso Higgs, sarebbero stati nulla rispetto alla gabbia che da sole le mie mani avevano fabbricato nelle officine.

Riflettevo su questo, durante uno di quei giorni, sempre uguale ai precedenti, sempre meno sopportabile, quando infine avvenne qualcosa che ruppe quel ciclo continuo di fatica e frustrazione.

Giunse nelle officine un paggio inviato da Turfan, che recava su un carrello, coperti da fini drappeggi, dei voluminosi doni per me e Lakon da parte del suo signore. Con Lakon sopraggiunto al mio fianco, il paggio rimase immobile e in silenzio fino a quando io, in quanto autorità massima delle officine, acconsentii con nobile distacco a che fossero scoperti, rivelando due bellissime maschere da guerra per zodion.

Sussultai colpito dal riverbero dorato che promanava dalle due polene sopra il carrello, e solo in un secondo momento mi concentrai sulle forme ben



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.