Il mistero dei libri antichi by T. R. Williams

autore:T. R. Williams [Williams, T. R.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 385
editore: emmebooks
pubblicato: 2015-04-03T16:00:00+00:00

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Guardate la vita attraverso i vostri occhi, non attraverso le lenti dei consigli di qualcun altro.

Le cronache di Satraya

Alexandria, Virginia,

22:15 ora locale,

tre giorni prima della Giornata della libertà

Logan non sapeva dove lo avessero condotto. Supponeva di aver viaggiato all’incirca mezz’ora, e perlopiù in autostrada, perché c’erano state poche fermate e poche curve. Aveva ancora il sacco in testa e le mani legate. Si domandava come stesse Valerie e sperava di avere ancora il suo zaino. Quando l’auto si era fermata e avevano aperto la portiera, Logan aveva sentito un’ondata di aria calda e umida. Mentre lo conducevano all’interno di un edificio, aveva sentito cantare i grilli. Erano in campagna, in Virginia o nel Maryland. Ora era seduto su una sedia in una stanza priva di condizionatore.

«Valerie, ci sei?» sussurrò.

«Sì» rispose una voce soffocata.

«Silenzio!» urlò una voce maschile.

Mentre sedevano al buio, Logan continuava a pensare a chi avesse avuto l’audacia di rapire lui e Valerie, un’investigatrice della Federazione anticrimine, in un parco pubblico. Che la Cricca avesse infine messo in atto le sue minacce? Il silenzio fu rotto da dei passi e una porta che si chiudeva.

«Togliete loro i cappucci e liberategli i polsi» ordinò una voce femminile. «Non c’è alcun bisogno di trattare così duramente i nostri ospiti. Sono certa che saranno civili».

Subito, Logan si ritrovò con le mani libere e senza sacco in testa. Si massaggiò i polsi per rimettere in moto la circolazione e lasciò che gli occhi si riadattassero alla luce. Era nel salotto di una vecchia dimora storica, dell’epoca federalista, immaginò, a giudicare dai mobili e dalla dimensione delle finestre, che erano aperte e lasciavano entrare una piacevole brezza. Con suo grande sollievo, vide Valerie seduta alla sua destra. Si scambiarono una breve occhiata e poi guardarono entrambi le persone attorno a loro. Logan riconobbe la donna: portava lo stesso foulard rosso che aveva indossato durante l’asta. Era affiancata da una giovane donna dai capelli neri, vestita con una gonna corta, una canottiera e tacchi alti, e da un uomo alto e biondo in jeans e maglietta nera. Riconobbe anche lui: era lo strano uomo che aveva incontrato al museo. A lato c’erano altri due uomini, grossi e muscolosi, i rapitori.

«Andrea» disse Logan a voce bassa, sentendo un brivido lungo la schiena. Era faccia a faccia con la donna che forse aveva avuto un ruolo nell’assassinio dei suoi genitori.

«E tu sei Monique» disse Valerie alla giovane donna. «Ti stiamo cercando».

«E tu... tu mi hai molestato al museo» disse Logan, rivolgendosi al biondo.

«Ti ho molestato? Abbiamo solo fatto due chiacchiere» ribatté l’uomo. «Forse ti riferisci al tuo incontro con Fenquist in strada. Quelle erano molestie. Avresti dovuto denunciarlo alla polizia».

«Taci, Lucius. Occupiamoci delle nostre questioni». Andrea si avvicinò a Logan. «Somigli davvero molto a tuo padre, ma hai gli occhi di tua madre. Scomparvero in maniera così misteriosa che non ebbi neppure modo di salutare i miei amici, dopo tutto quello che avevamo ottenuto assieme. Come stanno?»

«Sai benissimo come stanno» gridò Logan. Non riuscì a trattenersi. Balzò in avanti, solo per essere bruscamente tirato sulla sedia da un mercenario alle sue spalle.

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