Il mondo del bosco by Ilaria Pasqua

Il mondo del bosco by Ilaria Pasqua

autore:Ilaria Pasqua [Pasqua, Ilaria]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788898754465
editore: Nativi Digitali Edizioni
pubblicato: 2016-03-09T23:00:00+00:00


Will aveva passato il tempo con un ragazzo magro, e all’apparenza esile come un grissino, di nome Peter. Gli era subito risultato simpatico, già dalla sera prima, quando gli si era seduto vicino, aveva un modo di fare molto semplice, un’aria bonaria, e soprattutto si era preso il compito di spiegargli il lavoro. Scesi in mezzo ai campi di grano, si occuparono di raccogliere il raccolto.

“Come fa a essere così abbondante? Sembrano mesi che non viene toccato”, osservò argutamente Will.

“Infatti è come fosse così”, rispose il nuovo amico calcandosi bene il berretto sulla testa. “Il raccolto cresce ogni notte, come per magia”.

“Eh?”

“Eh, sul serio. All’inizio nessuno di noi ci credeva, siamo rimasti a fissare i campi increduli, per notti intere”, disse ridacchiando, quando lo faceva tutto il viso sorrideva, riempiendosi di piccole rughe d’espressione, non avrà avuto più di vent’anni eppure ne dimostrava molti di più. Era colpa del lavoro nei campi, forse.

Quando erano seduti sul carretto, pronti a essere trasportati, Will aveva notato che gli mancava anche un dente di lato, e ciò lo rendeva ancora più buffo. Sembrava un po’ scoordinato nei movimenti, ma era fortissimo. Riusciva ad alzare balle di fieno alte quattro piedi e non sembrava stancarsi mai. Aveva poi degli invidiabili capelli biondo cenere che gli ricadevano sugli occhi a ciuffi.

“Su, amico. Segui me”, gli disse. Mentre alcuni guardavano Will con ostilità.

“L’ospitalità non è il loro forte, eh”, osservò muovendo con cautela il braccio prima rotto, ormai perfettamente guarito.

“No, ma tranquillo. Non sei tu, sono già una manica di bastardi di loro natura”.

Will si arrotolò le maniche sopra i gomiti e seguì i movimenti del nuovo amico. I due si erano distanziati dagli altri. Ma Will non poté fare a meno di osservare Cliff, dall’altro lato del campo. Era sdraiato sul carretto, il viso nascosto da un cappello, e faceva un pisolino.

“Oh, lascia perdere. Quello non lavora mai”.

“Come mai?”.

“È il braccio destro di… del capo. E un grande lavativo. Uno scansafatiche di primo ordine. Fa fare tutto alla sua piccola squadra e nessuno si lamenta”.

Cliff iniziò a fischiettare. Il suono di quel fischio riuscì ad arrivare alle orecchie di Will. Quello alzò gli occhi proprio verso di lui. Will distolse lo sguardo.

“Meglio se eviti di guardarlo. Anzi, stagli proprio lontano. È una delle peggiori persone di questo posto”.

“Me ne sono accorto”, confessò Will. Ci fu un momento di silenzio.

“Insomma… da dove vieni tu?”, chiese Peter curioso.

Will voleva essere prudente, “si è capito che non siamo di qui”.

“Tu e la tua… amica”, disse insinuando qualcosa, ma in tono scherzoso.

“Già”.

“Chiaro come il sole di oggi”, disse alzando gli occhi al cielo, era così forte che gli lacrimarono.

Will continuò a strappare grano, il calore gli premeva sulla testa e sulla schiena.

“Insomma, da dove? Se non vuoi dirmelo non lo chiederò più”.

“Preferirei non dirlo, Scusa. Ma capisci che…”

“Prudenza. Sì, fai bene. Non si può mai sapere con queste persone”, disse gettando un’occhiataccia ai tipi che non smettevano di fissarli, ridacchiando.

“Non finirai col litigare con i tuoi amici?”.

“Non sono miei amici”.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.