Il morto nel bunker by Martin Pollack

Il morto nel bunker by Martin Pollack

autore:Martin Pollack [Pollack, Martin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Keller editore
pubblicato: 2013-07-18T00:00:00+00:00


* * *

1 Corrisponde al grado di capitano dell’esercito.

2 Chiamata Sipo, nasce nel 1936 per volontà di Himmler che divide la preesistente Reichspolizei in Ordnungspolizei e Sicherheitspolizei, della quale la Gestapo è una branca; nel 1939, con la creazione del Reichssicherheitshauptamt (RSHA) la Sipo viene fusa con l’SD.

3 Abbreviazione per Kriminalpolizei.

XIV

Il 6 aprile 1941, di primo mattino, l’aviazione militare tedesca sferrò i primi attacchi aerei contro la capitale jugoslava, senza alcuna dichiarazione di guerra. Seicentoundici apparecchi sganciarono quattrocentoquaranta tonnellate di bombe su Belgrado, dove in due giorni morirono duemila persone. Tre giorni dopo le truppe tedesche occuparono la città di confine di Maribor/Marburg. La Slovenia venne conquistata in tre giorni, senza incontrare resistenza degna di nota. Quelle che erano state la Stiria inferiore e la Carniola superiore, senza la capitale Lubiana, entrarono a far parte del Reich tedesco; Lubiana e la Carniola inferiore vennero assegnate all’Italia, mentre la parte orientale del Paese, l’alto bacino della Mura, venne data all’alleata Ungheria.

Il 12 aprile Siegfried Uiberreither, Gauleiter della Stiria, si recò a Maribor, ora di nuovo chiamata Marburg, e annunciò un progetto di “germanizzazione del Paese”, collegato all’espulsione degli indesiderati sloveni:

Vogliamo mettere la cavezza a questo Paese, in modo tale che al suo interno trovino posto soltanto i tedeschi, quegli abitanti della Stiria che per anni, decenni e secoli fedelmente e cameratescamente hanno combattuto spalla a spalla con i nostri connazionali. […] E tutti gli altri, miei cari connazionali, di questo pubblicamente non faccio alcun mistero, devono andarsene via! […]

Con estrema freddezza, prenderemo tutte le misure necessarie.

La Stiria inferiore entrò amministrativamente a far parte della Stiria, e circa duecentosessantamila sloveni, ovvero un terzo della popolazione, dovettero essere trasferiti; in questa azione ebbero un ruolo di rilievo Gestapo e SD, che si erano insediati a Marburg. La Gestapo e l’SD di Marburg erano uffici distaccati di Graz, dove già prima dell’invasione erano state accuratamente raccolte informazioni sulla Stiria inferiore e sui locali “elementi ostili ai tedeschi”. Subito dopo l’occupazione si ebbe un’ondata di arresti, basati su liste che erano state preparate in precedenza, in cima alle quali c’erano gli intellettuali e i sacerdoti sloveni. Le informazioni necessarie venivano soprattutto dalla Sezione per l’indagine e la lotta contro il nemico della Gestapo di Graz, diretta dal dr. Gerhard Bast. Forse mio padre aveva già raccolto dei nomi durante il suo viaggio in Jugoslavia l’anno precedente. Non so se in quel periodo abbia compiuto viaggi nella Stiria inferiore, dove era comunque attivo suo fratello minore, Helmut Bast. Mio zio Helmut. A lui era stato affidato un ufficio distaccato del Servizio di sicurezza nella piccola località di Oberburg/Gornji Grad, situata tra Celje e Lubiana.

Il cursus vitae dei due fratelli mostra numerosissimi parallelismi. Entrambi hanno studiato legge a Graz, entrambi sono stati accolti nella combattiva Burschenschaft Germania, entrambi portavano con orgoglio sul viso vistose cicatrici, avevano sentimenti tedesco-nazionali e divennero nazionalsocialisti dei più estremisti. Il fratello minore, nato nel 1914 a Amstetten, presentò anche lui domanda per entrare nelle SS. Nei documenti di servizio del 1941 viene



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