Il nome della rosa by Umbero Eco

Il nome della rosa by Umbero Eco

autore:Umbero Eco [Eco, Umbero]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2020-05-13T22:00:00+00:00


va a decifrare il manoscritto di Venanzio.

Stavamo uscendo quando entrò Malachia. Parve contrariato dalla nostra presenza, e accennò a ritirarsi. Dall’interno Severino lo vide e disse: “Mi cercavi? È per...” S’interruppe, guardandoci. Malachia gli fece un cenno, impercettibile, come per dire: “Parliamone dopo...” Noi stavamo uscendo, lui stava entrando, ci trovammo tutti e tre nel vano della porta. Malachia disse che cercava il fratello erborista perché aveva male al capo.

“Deve essere l’aria chiusa della biblioteca,” gli disse Guglielmo con tono di premurosa comprensione. “Dovreste fare dei suffumigi.”

Malachia mosse le labbra come se volesse ancora parlare, poi rinunziò, abbassò il capo ed entrò, mentre noi ci allontanavamo.

“Cosa va a fare da Severino?” domandai.

“Adso,” mi disse con impazienza il maestro, “impara a ragionare con la tua testa.” Poi cambiò discorso: “Dobbiamo interrogare alcune persone, ora. Almeno,” aggiunse mentre con lo sguardo esplorava il pianoro, “sino a che sono ancora vive. A proposito: d’ora in poi facciamo attenzione a ciò che mangiamo e beviamo. Prendi sempre i tuoi cibi dal piatto comune, e le tue bevande dalla brocca a cui abbiano già attinto gli altri. Dopo Berengario siamo coloro che sanno più cose. Oltre, naturalmente, all’assassino.”

“Ma chi volete interrogare ora?”

“Adso,” disse Guglielmo, “avrai osservato che qui le cose più interessanti avvengono di notte. Di notte si muore, di notte si gira per lo scriptorium, di notte si introducono donne nella cinta... Abbiamo un’abbazia diurna e un’abbazia notturna, e quella notturna pare sciaguratamente più interessante di quella diurna. Pertanto, ogni persona che si aggiri di notte ci interessa, compreso per esempio l’uomo che hai visto ieri sera con la fanciulla. Magari la storia della fanciulla non ha nulla a che vedere con quella dei veleni, e magari sì. In ogni caso ecco che sta passando laggiù qualcuno che, o era l’uomo di ieri notte, o uno che sa chi fosse.”

Mi additò Salvatore, il quale ci aveva visto a sua volta. Notai una lieve esitazione nel suo passo come se, desiderando evitarci, si fosse arrestato per invertire il cammino. Fu un attimo. Evidentemente si era reso conto che non poteva sottrarsi all’incontro, e riprese la sua marcia. Si rivolse a noi con un vasto sorriso e un “benedicite” alquanto untuoso. Il mio maestro quasi non lo lasciò finire e gli parlò in tono brusco.

“Sai che domani arriva qui l’inquisizione?” gli domandò.

Salvatore non ne parve contento. Con un filo di voce chiese: “E mi?”

“E tu farai bene a dire la verità a me, che sono amico tuo, e sono frate minore come tu sei stato, piuttosto che dirla domani a quelli, che conosci benissimo.”

Assalito così bruscamente, Salvatore parve abbandonare ogni resistenza. Guardò con aria sottomessa Guglielmo come per fargli capire che era pronto a dirgli quel che gli avesse chiesto.

“Questa notte c’era in cucina una donna. Chi era con lei?”

“Oh, femena che vendese como mercandia, no po’ unca bon essere, nì aver cortesia,” recitò Salvatore.

“Non voglio sapere se era una brava ragazza. Voglio sapere chi c’era con lei!”

“Deu, quanto son le femene de malveci scaltride! Pensano dì e note como l’omo schernisca.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.