Il profumo degli imperi by Karl Schloegel

Il profumo degli imperi by Karl Schloegel

autore:Karl Schloegel [Schloegel, Karl]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-05-10T12:00:00+00:00


Il seducente profumo del potere

Coco Chanel e Polina Žemčužina Molotova, due carriere nel XX secolo

Un evento storico – la Rivoluzione russa – permise a Chanel N° 5 e a Krasnaja Moskva di evolversi partendo dal Bouquet preferito dell’imperatrice Caterina II. La separazione tra i destini delle due fragranze, incarnata dai curricula dei due profumieri Ernest Beaux (Parigi) e Auguste Michel (Mosca), si materializza nelle diverse linee di produzione di una società privata di nome Chanel da una parte e di un trust sovietico statale di nome TeShe dall’altra. Entrambi i prodotti rappresentavano il desiderio di bellezza in tempo di guerra e di miseria e la rottura con un mondo in fase di declino.

Nemmeno i profumi sono estranei al rapporto tra violenza e seduzione tipico di quell’epoca. È ora necessario indagare sul legame tra l’universo delle fragranze e l’aura del potere.116 Non occorre dimostrarlo, ma solo metterlo a nudo.

Di Coco Chanel e del suo mondo non conosciamo tutto, ma siamo al corrente di moltissimi dettagli. Invece cosa sappiamo del mondo intriso dei profumi della Novaja Zarja, e in particolare del suo prodotto più famoso, Krasnaja Moskva? Coco Chanel era troppo celebre, troppo grande, per essere ignorata. Di Polina Žemčužina Molotova sappiamo soltanto che era la moglie del ministro degli Esteri sovietico Molotov e che sotto il regime staliniano fu esiliata per cinque anni, ma pochi sanno che svolse anche un ruolo importante nello sviluppo dell’industria profumiera e cosmetica sovietica.117

Gabrielle Chanel, nata il 19 agosto 1883 nella provincia francese e cresciuta laggiù, non tardò a entrare nell’orbita dell’alta società, non perché volesse fare politica, bensì perché fece il suo ingresso nelle stanze del potere come partner di uomini ricchi e influenti.118 Costoro la consideravano un accessorio, ma in realtà era una donna che, senza mai rinunciare alla sua tenacia e autonomia, si servì degli uomini, fosse anche solo perché vedeva nei loro ambienti ed esperienze una fonte inesauribile di insegnamenti su una vita sociale a lei inizialmente negata e uno strumento per instaurare rapporti proficui di ogni tipo. Comparendo al fianco dei suoi amanti come donna bella e sarcastica, dotata di cultura straordinaria e prontezza di spirito, fece inaspettatamente la conoscenza dei potenti e imparò a muoversi nella loro cerchia: nelle compagnie di cacciatori di Étienne Balsan al castello di Royallieu, vicino a Compiègne; come compagna del dandy britannico Boy Capel, che era amico di Clemenceau e con cui la stilista soggiornò nel frivolo mondo di Deauville, Biarritz e Parigi, dove conobbe anche l’uomo più ricco della Gran Bretagna, il duca di Westminster («Bendor»). Per anni entrò e uscì dalle case dell’aristocrazia inglese, facendo la spola tra Parigi e il suo appartamento a Mayfair. Molte fotografie la immortalano con Winston Churchill, che la adorava e con cui mantenne contatti stretti e fruttuosi. Samuel Goldwyn la portò a Los Angeles, dove Chanel poté non solo vestire le star di Hollywood, ma anche studiare come funzionava il mercato del moderno consumo di massa. Quando era già una stilista rinomata, ricevette il principe del Galles, Edoardo VIII, a cui dava del tu («David»).



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