Il punto vincente: La mia strategia per l'eccellenza fisica e mentale (Italian Edition) by Djokovic Novak

Il punto vincente: La mia strategia per l'eccellenza fisica e mentale (Italian Edition) by Djokovic Novak

autore:Djokovic, Novak [Djokovic, Novak]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788820090203
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2014-03-24T23:00:00+00:00


Siamo quello che mangiamo

I cambiamenti che ho apportato alla mia alimentazione, e il successo che ne è derivato, hanno fatto molto discutere nel mondo del tennis. Quando ho attribuito a quello che mangio il merito dei miei risultati, molti hanno iniziato a prestare maggiore attenzione al cibo e a sperimentare di persona. Adesso, durante i tornei, quando i cuochi mi vedono entrare nella tenda mensa mettono sul fuoco la mia pasta senza glutine. Qualche anno fa ero l’unico a mangiarla, ma ora noto che anche molti altri tennisti e tenniste la scelgono: non so se a causa mia o perché sono intolleranti al glutine, ma sicuramente hanno capito che evitare il glutine aiuta a digerire meglio (come ho detto, il glutine è una specie di colla, e gli alimenti che ne contengono restano compatti e impiegano più tempo a scomporsi nello stomaco).

Per certe cose il passaparola è velocissimo, e ho l’impressione che si stia diffondendo una maggiore consapevolezza non solo riguardo al glutine, ma anche a un’alimentazione sana e migliore in generale. La gente sta imparando che cosa fa bene e che cosa fa male. Capisce che il fast food e gli alimenti lavorati non funzionano, che i piatti «facili» ma dannosi rendono la vita più stressante, non meno.

Tuttavia, c’è ancora uno scarto tra il dire e il fare, e scommetto che lo notate anche voi: la gente sa che cosa dovrebbe mangiare, ma sceglie ancora gli alimenti meno sani. Per questo è importante pensare al cibo come a una serie di informazioni.

Provate a domandarvi: Come mi sento quando mangio qualcosa di poco sano? Ma non chiedetevelo subito dopo averlo mangiato, quando avete ancora in bocca lo zucchero, il sale o il grasso, ma più tardi. Quando mangiate male, il vostro corpo se ne accorge e vi invia un segnale: Questa roba fa schifo, me la pagherai! Vi sentite apatici, intorpiditi, oppure vi viene l’indigestione. Magari vi fa male la testa, o sentite la mente annebbiata.

Se continuate ad alimentarvi nel modo sbagliato, con il tempo il corpo inizierà a inviare segnali più acuti. Ingrasserete, e aumenteranno le probabilità di ammalarvi di diabete, cancro o cardiopatie. Anche in questo caso, è il corpo che vi parla. Se non siete soddisfatti del vostro aspetto e di come vi sentite, tale insoddisfazione è informazione: il corpo vi sta chiedendo di cambiare, altrimenti saranno guai.

Ora domandatevi: Come mi sento quando mangio qualcosa che mi fa bene? Per me la risposta è semplice: in ottima forma! Da quando l’ho capito, scegliere che cosa mangiare è diventato facilissimo.

«Allora… quanto mangi?»

Me lo chiedono spesso. È una domanda intelligente, e ci riporta a quello che dicevo prima: ciascuno di noi è unico, quindi le vostre esigenze nutrizionali sono molto diverse dalle mie. Una cosa, però, vale per tutti: se mangiamo troppo, stiamo male.

Come la maggior parte degli atleti professionisti, anch’io temevo di consumare troppe energie, ma sforzarmi di mangiare «a sufficienza» mi prosciugava le forze. Me ne accorgevo appena prendevo in mano la racchetta: non ero scattante né abbastanza fresco, perché non avevo ancora finito di digerire.



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