Il pupazzo parlante by Robert Lawrence Stine

Il pupazzo parlante by Robert Lawrence Stine

autore:Robert Lawrence Stine
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Piccoli Brividi
pubblicato: 2016-06-12T16:00:00+00:00


13

- Kris, ti senti bene? Tutto a posto? - gridò, distogliendo lo sguardo dal pupazzo ricoperto di gioielli. Era come se Kris non la ascoltasse.

- Kris, ti senti bene? - Lindy ripeté.

- Cosa sta succedendo? - balbettò Kris, con la schiena appoggiata alla parete, il viso stravolto dal terrore. - Chi è stato a fare questo? Il signor Gambadilegno?

Lindy stava per rispondere, ma fu interrotta dall’esclamazione di sorpresa della mamma, materializzatasi in quel preciso istante sulla porta.

- Mamma! - gridò Lindy, voltandosi verso di lei.

La signora Powell premette l’interruttore della luce e per un attimo fu come se la cucina stesse prendendo fuoco. Tutte e tre socchiusero gli occhi, facendo una gran fatica ad abituarsi al chiarore improvviso.

- Che diavolo è successo? - gridò la signora Powell. Stava per chiamare suo marito, quando si ricordò che non era a casa, quella sera. - Io… io non credo ai miei occhi!

Barky entrò scodinzolando in cucina. Non appena vide il latte versato a terra, si precipitò a leccarlo.

- Fuori di qui - gli ordinò la mamma. Afferrò il cane, lo prese in braccio, lo depositò in corridoio e chiuse la porta. Poi si piazzò al centro della stanza, scuotendo la testa, incredula, con i piedi nudi a pochi centimetri dalla pozza di latte.

- Sono scesa a bere in cucina e… guarda qui, mamma! - esclamò Kris con la voce che le tremava. - Il frigorifero… i miei gioielli… il cibo… tutto per terra!

- E’ stato il signor Gambadilegno - accusò Lindy. - Guardatelo!

- Adesso basta - gridò la signora Powell. - Ne ho abbastanza di voi due e dei vostri stupidi pupazzi.

La signora Powell rimase a guardare quel disastro, togliendosi di tanto in tanto una ciocca di capelli biondi dagli occhi. Poi la sua attenzione di concentrò sul signor Gambadilegno.

- Lo sapevo - disse a bassa voce, visibilmente disgustata, rivolgendo alle ragazze un’occhiata accusatoria. - Lo sapevo che tutto questo aveva a che fare con quei benedetti pupazzi!

- E’ stato il signor Gambadilegno, mamma - insistette Kris, furiosa. Finalmente si scostò dal muro e con i pugni stretti aggiunse: - So che non ci crederai, ma… - Sta’ zitta! - le ordinò la mamma, rivolgendole uno sguardo assassino. - La tua affermazione non sta né in cielo né in terra, capito? A chi volete darla a bere? - disse la signora Powell guardando in direzione del pupazzo, che continuava a fissarla con il suo solito ghigno poco rassicurante. - Spiacente, ma dovrete liberarvi dei vostri pupazzi - annunciò la mamma, voltandosi verso le ragazze. - Non si può andare avanti così, questa storia è… è assurda.

- No! - gridò Kris, disperata.

- Non… non puoi farlo - balbettò Lindy.

- Spiacente, ma dovete ubbidire. E al più presto.

La signora Powell sembrava irremovibile. Guardò ancora quel disastro, e si lasciò sfuggire l’ennesimo sospiro, l’ultimo di una lunga serie.

- La mia povera cucina! Guardate in che condizioni!

- Ma io non c’entro - protestò Lindy.

- Ho bisogno del signor Gambadilegno per il concerto di primavera - piagnucolò Kris.



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