Il racconto del Vajont by Marco Paolini

Il racconto del Vajont by Marco Paolini

autore:Marco Paolini
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
pubblicato: 2014-02-11T23:00:00+00:00


32. LA SADE È UNO STATO NELLO STATO

Se l'Università di Padova fa prove di catastrofe, le cose stanno peggio di come gli avevan detto da Roma. Stanno addirittura peggio di come sospettavano le opposizioni.

Adesso a Roma ci vuole andare lui. Si spende, di persona, per una settimana a chiedere negli uffici notizie sulla SADE e sul Vajont.

Non ottiene niente.

Torna su a Belluno. Lo aspettano in Consiglio provinciale: deve relazionare sul viaggio a Roma. Lui non ha niente da dire. Come non ha niente da dire? L'opposizione incalza. Lo accusano di coprire il ministro. Lui sbotta, e dice... Io lo so cosa dice, perché c'è scritto sui libri. Ma è una voce che non so fare. Mi piacerebbe sentire con che voce Da Borso dice in consiglio che... non ha niente da dire perché non ha potuto sapere niente... Perché è difficile lottare contro questa SADE che è come uno Stato nello Stato.

Uno Stato nello Stato...

Ogni volta che racconto questa storia, quando arrivo qui mi viene la tentazione di non continuare, di far sciopero muto, perché è difficile usare le parole quando il loro uso si è incrociato ormai così tante volte alle cose, ai fatti, da renderne difficile la comprensione.

«Stato nello Stato»... È un'espressione svuotata, priva di senso per esser stata abusata, per indicare troppe baronie, troppi abusi, troppe reticenze... È come il Muro di Gomma: lo si può dir di tutto e quindi non significa più.

Cosa sarà?

Uno Stato nello Stato che tiene a distanza, nasconde, occulta, insabbia, scantona, collude... Quante volte ho sentito questa parola... È come dire «muro di gomma». Stato nello Stato. Le hai dette e ridette per un caso, poi le hai travasate in un altro caso... Le hai usate una volta per l'altra, finché hanno perso il loro significato, si sono svuotate. Ormai sono diventate luoghi comuni, non riescono a dirti più niente. Però attento: io ti sto dicendo che queste parole non le diceva un giornalista di pochi scrupoli o un pretore d'assalto. Che la SADE era uno Stato nello Stato lo diceva un uomo del governo dello Stato, un democristiano Veneto nel 1961! Otto anni prima di piazza Fontana! E non è che volesse insinuare responsabilità sulla strategia della tensione. Voleva dire: «Attenzione, ci sono dentro allo Stato poteri incontrollabili, potenzialmente assassini!».



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