Il ritorno di Rian Becket 06 by Kasey Michaels

autore:Kasey Michaels [Michaels, Kasey]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858918630
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2014-01-09T23:00:00+00:00

10

«Il paesaggio sta cominciando a sembrarmi familiare» dichiarò Rian, raddrizzandosi sulla minuscola porzione del sedile non occupata dalla gigantesca mole di Jasper. «Vedi quel campanile in lontananza? Credo che non ci troviamo a più di due miglia dalla villa. Dirigiti verso il campanile, Jasper. Ci accamperemo nei pressi.»

«Vicino a una chiesa, tenente? Abbiamo bisogno di pregare?»

«Dubito che le preghiere ci sarebbero di aiuto, non con le intenzioni che abbiamo. Ma dove ci sono delle chiese ci sono sempre dei cimiteri, e di solito un’estensione di terreno non affollata da esseri viventi, che non gradirebbero di avere come loro vicini i morti, temendo che possano decidere di uscire a fare una passeggiata durante la notte.»

«Jasper morirebbe di paura se non pensasse che lo state prendendo in giro.»

«Scusami. Sto solo dicendo che dev’esserci un luogo appartato nelle vicinanze. Sembriamo degli zingari, e gli zingari non vengono sempre accolti a braccia aperte. Se noi ci teniamo a prudente distanza, gli abitanti del villaggio faranno altrettanto. E non vogliamo che ammirino quel cannone, non è vero?»

«No, a meno che qualcuno non voglia comprarlo. Quindi ci sistemiamo, mangiamo un boccone... e poi? Aspettiamo che faccia buio?»

«Ovviamente. L’ultima volta che sono stato all’esterno della villa e ho tentato di guardare dentro, mi sono accorto che mi occorreva una scala. Che ne diresti, Jasper, se il tuo tenente si arrampicasse su di te?»

Vedendolo sorridere da orecchio a orecchio, Rian ringraziò la sua buona stella per aver messo quel colosso sulla sua strada. Non avrebbe potuto fare niente senza di lui. Senza il suo carrozzone, senza le sue armi fin troppo numerose.

«Lisette ha di nuovo dormito per la maggior parte della giornata» osservò mentre Jasper faceva svoltare i buoi in un sentiero di terra battuta. «Ho la sensazione che si stia preparando a stare in piedi per tutta la notte, sapendo che non tarderemo ad arrivare a destinazione e che devo raggiungere la villa con il favore delle tenebre.»

«Sarebbe capace di pensare tutto questo?»

«Oh, senza dubbio. Pensa una quantità di cose. Vorrei conoscerne solo la metà. Ma ciò che mi spaventa a morte è il fatto che per un giorno e una notte è stata estremamente silenziosa e remissiva. Tu non la conosci bene, Jasper, ma ti garantisco che silenziosa e remissiva non sono due aggettivi che in linea di massima mi verrebbero in mente quando penso a lei.»

«Ma la porteremo con noi quando andremo in ricognizione? Jasper non crede che sia una buona idea, tenente.»

«Non lo è. Tieniti pronto ad agire quando impartirò l’ordine, d’accordo? Non discutere, limitati a obbedire. E ricorda che non sarà gradevole per me più di quanto lo sarà per te.»

«No, signore, ma non sarete voi a farlo» sospirò Jasper. «Una ragazza così graziosa. Non potreste sbagliarvi, tenente?»

«Mi piacerebbe sbagliarmi. Voglio sbagliarmi. Ma se avessi ragione anche solo in minima parte? Non possiamo correre un simile rischio.»

«Mai fidarsi delle donne, eh? Viviamo in un gran brutto mondo, tenente, proprio brutto.»

Avvertendo il rumore prodotto dal tassello di legno che veniva rimosso al di là

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