Il rogo della Repubblica by Andrea Molesini

Il rogo della Repubblica by Andrea Molesini

autore:Andrea Molesini [Molesini, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sellerio Editore
pubblicato: 2021-05-13T22:00:00+00:00


8

Paolo e Giovanni, appollaiati sulla scrivania con i piedi a penzoloni, sembrano più attratti dall’elmo romano che adorna la testa di Ugelheimer, che dalle sue parole precise e dalle fusa di Pulzella. La maga, seduta con me accanto alla finestra, ascolta la lezione in silenzio: si è messa in testa di educare alle lettere questi due malandrini, e anche se la cosa mi sembra ridicola, non c’è stato verso.

«La parola viene» tuona a un tratto la voce del libraio «da quel che c’è nel cuore dell’uomo... così dicono i Vangeli di Luca e di Matteo».

«Ma voi, signore, quei due li avete mai conosciuti?».

Peter si sfila l’elmo dal capo e mi lancia un’occhiata interrogativa.

«Non essere impertinente» dice la maga, e Giovanni subito risponde: «No! È che io non ci credo a quello che mi dicono gli stranieri».

«Matteo e Luca sono evangelisti, non sono stranieri» dice Peter, togliendo me e la maga dall’imbarazzo. «Lo sai, Giovanni, chi sono gli evangelisti?».

«Degli stranieri che hanno raccontato la storia di Gesù... ma a me mi annoia Gesù, mi piacciono le storie dove ci sono le battaglie e le torture e si tagliano le teste e succedono delle cose vere, quei due... Luca e Matteo... io lo so bene chi sono... sono due che raccontano delle cose un po’ sceme, i pani e i pesci che si moltiplicano, un morto che invece poi non è morto, e un giudice che si lava le mani dicendo che sono sporche del sangue di un uomo giusto e poi si scopre che l’uomo giusto è là davanti ancora vivo e ha tutto il suo sangue ancora sotto la pelle».

«Insomma, se il sangue non scorre a fiumi una storia non ti va».

«No» dice Giovanni prendendo l’elmo romano e rigirandolo in mano per scoprire se nasconde qualcosa, «a me piacciono anche le storie dove succedono sì delle cose strane ma almeno sono magiche per davvero, come quelle che mi racconta Veronica e anche la maga qualche volta».

«Dimmene una» fa Peter, mostrandosi incuriosito.

«Quella di Filominchione e Fauci».

«Filèmone e Bàuci, vuoi dire».

«Sì quella, infatti quei due sono buoni e danno ospitalità a due dèi potentissimi che ammazzano tutto il villaggio tranne loro due perché hanno fatto una minestra d’oca molto buona, e siccome era la loro unica oca gli dèi hanno voluto far loro del bene... be’, intanto non li hanno uccisi come il resto del villaggio e poi quando diventano vecchi che non possono più fare dum-dum tutte le notti come fanno Boris e la maga li hanno trasformati in due alberi che vengono fuori dallo stesso tronco, un tiglio e una quercia... sì lo so... anche questa storia non è che poi ci credo tanto perché due alberi diversi non vengono su dallo stesso tronco però almeno è magica per davvero, invece uno che fa tanti pesci e tanti pani può anche comprarli al mercato di là dal ponte, e se non ha i grossi e i bagattini li può rubare, tanto mica se ne accorgono, basta aspettare che la



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