Il signore degli anelli (VINTAGE) by J. R. R. Tolkien

Il signore degli anelli (VINTAGE) by J. R. R. Tolkien

autore:J. R. R. Tolkien [Tolkien, John Ronald Reuel]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Fantasy, General, Sagas
ISBN: 9788858705827
Google: a2EelqLqirEC
editore: Bompiani
pubblicato: 2012-11-26T23:00:00+00:00


Fumarono in silenzio per qualche tempo, mentre il sole irradiava sui loro corpi distesi i raggi che piombavano obliqui nella valle, trafiggendo le alte nubi bianche a occidente. Legolas, immobile, fissava sole e cielo con sguardo sicuro canticchiando sottovoce. Infine si mise a sedere. “Coraggio!”, disse. “Il tempo scorre veloce, e la nebbia si dirada, o perlomeno lo farebbe se strana gente come voi non s’inghirlandasse di fumo. E il racconto?”.

“Ebbene, il mio racconto incomincia dal momento in cui mi svegliai al buio tutto legato, prigioniero in un accampamento d’Orchi”, disse Pipino. “Vediamo, che giorno è oggi?”.

“Il quinto di marzo, secondo il Calendario della Contea”,16 disse Aragorn. Pipino fece qualche calcolo con le dita. “Solo nove giorni fa!”, esclamò. “Sembra che sia passato un anno da quando fummo presi. Ebbene, benché gran parte del tempo fosse come un incubo, credo proprio che i tre giorni successivi furono veramente i più atroci. Merry mi correggerà, se dovessi dimenticare qualcosa d’importante: non entrerò nei particolari, le frustate, la sporcizia, il fetore e tutto il resto: non ne sopporto il ricordo”. Con ciò, si mise a narrare l’ultima battaglia di Boromir e la marcia degli Orchi dall’Emyn Muil alla Foresta. Gli altri assentivano col capo man mano che i vari episodi combaciavano con le loro supposizioni.

“Ecco alcuni preziosi oggetti che avevate perduti”, disse Aragorn. “Sarete felici di riaverli”. Si allentò la cinta sotto il manto e ne estrasse due pugnali nelle loro guaine.

“Stupendo!”, esclamò Merry. “Mai avrei immaginato di rivederli! Col mio ho infilzato un paio di Orchi, ma Uglúk si premurò a toglierceli di mano. Com’era furente! Sulle prime pensai che stesse per pugnalarmi, e invece lo vidi gettare via i coltelli come se fossero roventi”.

“Ed eccoti la spilla, Pipino”, soggiunse Aragorn. “L’ho custodita bene, perché è un oggetto assai prezioso”.

“Lo so”, disse Pipino. “Fu straziante doverla abbandonare; ma che altro potevo fare?”.

“Nient’altro”, rispose Aragorn. “Colui che non sa separarsi da un tesoro al momento del bisogno è simile a uno schiavo in ceppi. Hai fatto bene”.

“Fu un bel lavoro, quello di tagliare le corde che ti legavano i polsi!”, disse Gimli. “La fortuna ti ha arriso, ma bisogna riconoscere che hai saputo cogliere l’occasione con ambedue le mani”.

“E porre a noi un enigma assai arduo”, disse Legolas. “Incominciavo a pensare che ti fossero cresciute le ali!”.

“Sfortunatamente no”, rispose Pipino. “Ma non sapevi nulla di Grishnákh”. Rabbrividì e non disse più altro, lasciando che Merry narrasse gli ultimi orribili momenti: le mani che frugavano, l’alito caldo e la terribile forza delle pelose braccia di Grishnákh.

“Tutto ciò che mi dite degli Orchi di Mordor, o Lugbúrz come lo chiamano loro, mi rende molto inquieto”, disse Aragorn. “L’Oscuro Signore sapeva già troppe cose, e anche i suoi servitori; inoltre Grishnákh mandò evidentemente qualche messaggio al di là del Fiume dopo la disputa. L’Occhio Rosso sarà puntato su Isengard. Saruman in ogni modo è in un vicolo cieco, dove si è cacciato di propria iniziativa”.

“Sì; qualunque parte vinca, egli ha ben poche prospettive”, disse Merry.



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