IL SILENZIO by Erling Kagge

IL SILENZIO by Erling Kagge

autore:Erling Kagge [Kagge, Erling]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858424919
editore: Einaudi


Risposta 16

In che modo dovremmo vivere? Be’, questa è la domanda piú difficile. Nell’antichità filosofi piú e meno importanti hanno cercato di darvi una risposta. Il risultato? Teorie complicate e pile di libri. Oggigiorno, la maggior parte dei filosofi si occupa invece di politica, linguaggio e analisi. Quasi nessuno si sofferma sul tema del silenzio e di ciò che può fare per noi. Molti filosofi mi hanno detto, proprio come le mie figlie, che il silenzio non è nulla e quindi non è interessante. È un po’ un peccato. D’altro canto solo pochissimi di loro sanno preparare una torta, per cui in genere sono lontani dalle grandi e piccole sfide della quotidianità.

Il primo anno in cui si studia Filosofia all’università, si impara che dal nulla non viene nulla, ex nihilo nihil fit. Questa citazione è tanto vera quanto antica: il filosofo Parmenide sosteneva che è impossibile parlare di ciò che non esiste, contraddicendo, per la gioia di molti, quanto aveva appena detto, ma credo che questa volta la conclusione si basi su un microscopico equivoco.

Non è vero che il silenzio non è nulla. È piú corretto dire che da qualcosa viene qualcosa.

Per migliaia di anni le persone dedite a una vita solitaria, come i monaci sulle montagne, gli eremiti, i navigatori, i pastori e gli esploratori, sono state convinte che la risposta ai misteri dell’esistenza si trovi nel silenzio. È questo il punto. Attraversiamo l’oceano in barca a vela, e al ritorno scopriamo che ciò che stavamo cercando potrebbe essere dentro di noi.

Quando per moltissimo tempo si è data importanza a qualcosa, ci sono buoni motivi per prendere quel qualcosa sul serio. Gesú e Buddha si ritirarono in solitudine per capire in che modo avrebbero dovuto vivere. Gesú nel deserto, Buddha sulla montagna e vicino al fiume. Gesú rese conto a Dio nel silenzio. Il fiume insegnò a Buddha a sentire, ad ascoltare con cuore tranquillo, con una mente aperta e in attesa.

In alcune religioni gli dèi si manifestano sotto forma di tuono o di tempesta. Nella Bibbia Dio sta spesso in silenzio. Nel primo libro dei Re si racconta di Dio che si manifesta a Elia. Prima arriva un vento impetuoso e gagliardo, poi un terremoto, infine il fuoco. Ma Dio non è in nessuno di quegli elementi. Dio viene dopo, in una brezza leggera che nell’ultima versione norvegese della Bibbia è stata interpretata come un «silenzio sottile». Mi piace. Dio è nel silenzio.

Un aneddoto molto noto della filosofia induista, che avrebbe potuto benissimo essere tratto dal buddhismo, ha per protagonista un alunno che chiede al suo maestro se gli può spiegare cos’è Brahman, l’anima del mondo. Il maestro rimane zitto. L’alunno insiste due o tre volte, ma non riceve alcuna risposta. Alla fine il maestro parla e gli dice: «Te lo sto insegnando, ma tu non mi segui». La risposta era ovviamente il silenzio.

Nel buddhismo zen è importante mettere in discussione ciò che si vede, il mondo visibile. L’esercizio piú conosciuto, un kōan, consiste nello starsene seduti senza muoversi né dire nulla e pensare a qual è il suono prodotto da una sola mano.



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