Il Silmarillion by J.R.R. Tolkien

Il Silmarillion by J.R.R. Tolkien

autore:J.R.R. Tolkien [Tolkien, J.R.R.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
editore: Rusconi
pubblicato: 1978-03-14T23:00:00+00:00


CAPITOLO XX

LA QUINTA BATTAGLIA, NIRNAETH ARNOEDIAD

Si dice che Beren e Lùthien fecero ritorno alle contrade settentrionali della Terra-di-mezzo e per un certo tempo vissero assieme come uomo e donna; e che nel Doriath ripresero la loro forma mortale. Coloro che li videro, erano insieme lieti e intimoriti; e Lùthien andò in Menegroth e guarì l’inverno di Thingol con il tocco della mano. Melian però la guardò negli occhi e lesse la sorte che vi stava scritta, e distolse il viso; sapeva infatti che tra loro si era interposto un distacco che sarebbe durato oltre la fine del mondo, e nessun dolore per una perdita fu più cocente di quello che provò Melian la Maia in quell’ora. Poi Beren e Lùthien se ne andarono soli, non temendo né sete né fame; si recarono di là dal fiume Gelion, nell’Ossiriand, e quivi dimorarono in Tol Galen l’isola verde nel mezzo dell’Adurant, finché se ne perdette ogni notizia. Gli Eldar in seguito chiamarono quella contrada Dor Firn-i-Guinar, la Terra dei Morti Viventi; e quivi nacque Dior Aranel il bello, che poi fu noto come Dior Eludili, cioè Erede di Thingol. Nessun mortale più parlò con Beren figlio di Barahir; e nessuno vide né Beren né Lùthien abbandonare il mondo, né segnò il luogo dove giacquero i loro corpi.

In quel torno di tempo, Maedhros figlio di Fëanor riprese animo, essendosi avveduto che Morgoth non era invincibile, e ciò perché le gesta di Beren e di Lùthien erano celebrate in molti canti da un capo all’altro del Beleriand. Ma Morgoth avrebbe sterminato tutti loro uno a uno, a meno che non si riunissero, nuovamente confederandosi e prendendo comuni decisioni; ed egli diede inizio a quelle adunanze intese a risollevare le fortune degli Eldar, cui si da il nome di Unione di Maedhros.

Ma il giuramento di Fëanor e i mali da esso apportati ostacolarono il disegno di Maedhros, il quale ebbe aiuto minore di quanto non gli sarebbe occorso. Orodreth si rifiutò di mettersi in marcia obbedendo all’invito di qualsivoglia figlio di Fëanor, a causa degli atti di Celegorm e di Curufin; e gli Elfi nel Nargothrond confidavano di riuscire a difendere la loro nascosta roccaforte con l’astuzia e il segreto. Sicché, si riunì solo una piccola schiera al seguito di Gwindor figlio di Guilin, principe assai valente, che andò alla guerra settentrionale contro la volontà di Orodreth, e lo fece esulcerato per la perdita di Gelmir suo fratello, caduto nella Dagor Bragollach. I suoi seguaci assunsero l’insegna della Casa di Fingolfin e marciarono sotto gli stendardi di Fingon. E, salvo uno, non fecero più ritorno.

Scarso aiuto venne dal Doriath. Infatti Maedhros e i suoi fratelli, astrettivi dal loro giuramento, avevano mandato messaggeri a Thingol per ricordargli con altere parole la loro pretesa e invitarlo a consegnare il Silmaril o a considerarsi loro nemico. Melian lo consigliò di cedere il gioiello; ma le parole dei figli di Fëanor erano superbe e minacciose, e Thingol montò in collera, pensando alle pene di Lùthien e al sangue di



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