Il Sistema by Alessandro Sallusti & Luca Palamara

Il Sistema by Alessandro Sallusti & Luca Palamara

autore:Alessandro Sallusti & Luca Palamara [Sallusti, Alessandro & Palamara, Luca]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-01-13T12:00:00+00:00


Il mercato

Per Palermo si tratta (e si cena) sulla trattativa

Di questi tempi si parla tanto di scacchi, un gioco in cui ci vuole strategia, visione di lungo periodo, abilità nel leggere le mosse dell’avversario. Tutte doti che lei sembra aver messo in campo nelle vicende che racconta, almeno fino a un certo punto. Nella sua scacchiera, mi sembra di capire, le caselle che contano di più sono quelle corrispondenti alle grandi procure, su cui si giocano le partite più agguerrite, e alle poltrone apicali al Csm o alla Corte di Cassazione. Nomine che valgono una carriera, a giudicare da come è andata a finire per lei.

Non posso che confermare, e parto dalla fine per spiegarmi meglio. Il 27 novembre 2020, già espulso dalla magistratura, vengo convocato alla procura generale della Cassazione dove l’ex collega Simone Perelli mi contesta di essere stato l’artefice di un emendamento approvato dal Parlamento alla fine del 2017, governo Gentiloni, che consente agli ex consiglieri del Csm di poter concorrere immediatamente per incarichi direttivi senza passare attraverso le graduatorie. Un privilegio da casta, certo. Io ho la netta impressione che l’obiettivo della convocazione fosse ottenere notizie sul coinvolgimento in questa vicenda di Maria Elisabetta Alberti Casellati, attuale presidente del Senato, del suo collaboratore Claudio Galoppi, entrambi all’epoca di quell’emendamento membri del Csm, e di Maria Rosaria San Giorgio, da poco eletta alla Corte Costituzionale. Io rispondo alle domande di Perelli, che stranamente è stato lasciato solo dall’avvocato generale Pietro Gaeta a condurre l’interrogatorio, e a un certo punto estraggo un documento intestato: «Terza commissione Csm, ordine del giorno del 3 maggio 2017: copertura di nove posti di sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione». Perelli non capisce dove voglio arrivare. Gli spiego che la discussione sull’emendamento iniziò quando decidemmo di nominare alla procura generale Fulvio Troncone, all’epoca magistrato segretario al Csm. La domanda che ci ponemmo fu questa: se non esiste nessun limite per i magistrati segretari, per quale motivo deve esserci un limite temporale per i consiglieri del Csm? Troncone era uno dei nove che furono nominati, con accordo correntizio, alla Corte di Cassazione. Senza fare alcuna trafila, esattamente nelle modalità su cui oggi Perelli stava indagando. E gli faccio notare che uno dei nomi sul documento che gli ho mostrato, per la precisione il numero tre, è il suo. «Io non ho mai chiamato per chiederti una raccomandazione!» mi risponde imbarazzato. Gli faccio notare che, pur essendo in quel momento nelle vesti di accusato e non di accusatore, alla sua nomina io c’ero e avevo trattato la spartizione delle nove posizioni non con il Csm, ma con le correnti. Compresa la sua.

Perché nessuno vuole ammettere che sia andata così?

Perché è passata l’idea, mi lasci dire abbastanza infantile, che la radiazione di Palamara sia una sorta di azzeramento di ciò che è stato; per capirci, quello che per i cattolici è l’indulgenza plenaria. Io non sono contrario alla remissione dei peccati, a patto che sia un percorso serio, che passi attraverso il pentimento, non l’arroganza.



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