Il Sussurratore Delle Catene (Un Mistero Di Riley Paige--Libro #2) by Blake Pierce

autore:Blake Pierce [Pierce, Blake]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, Women Sleuths, General, Thrillers, Suspense
ISBN: 9781632916761
Google: IgQuDAAAQBAJ
editore: Blake Pierce
pubblicato: 2016-05-17T10:41:48+00:00

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Dannata ragazza! Peterson pensò mentre barcollava nella pioggia. Aveva una torcia in una mano e la sua pistola nell’altra.

La torcia era stata la causa di tutto. Pochi minuti prima, era entrato tranquillamente in auto, pronto ad andarsene. Era proprio ora, aveva pensato, di abbandonare il veicolo da qualche parte e rubarne un altro. Probabilmente, qualcosa di meno appariscente. Una notte uggiosa come quella era perfetta per fare entrambe le cose senza attrarre l’attenzione.

E, inoltre, aveva capito che la ragazza era perfettamente indifesa, spaventata a morte là sotto, legata come un salame.

Ma, al momento di avviare l’auto, si era ricordato di aver bisogno di una torcia. Aveva aperto il vano portaoggetti e aveva visto che non l’aveva lasciata lì. Era ancora in casa. Si era maledetto brutalmente. Gli piaceva pensarsi come una persona ben organizzata.

Era rientrato in casa, ancora calmo — e anche senza fretta, o almeno credeva. Quando aveva trovato la torcia, l’aveva accesa e si ero conto che le batterie si erano scaricate. Aveva dovuto frugare in un cassetto della cucina, per trovare nuove batterie, ed era appena riuscito a metterle a posto, quando aveva sentito l’auto allontanarsi.

Era uscito fuori dalla casa, giusto in tempo per vedere l’auto zigzagare tra gli alberi nelle vicinanze, e sparire nel buio.

Ora riusciva a stento a credere a quello che era accaduto. Sfruttando la luce che illuminava il retro della veranda, aveva visto un pezzo di grata rotto, abbandonato nel fango. Solo in quel momento aveva capito che la ragazza era fuori ed aveva preso la sua auto.

Proprio come sua madre, pensò. Fin troppo come sua madre.

Ma la ragazza si era liberata dai lacci di plastica? E, ancora, sapeva guidare? Era troppo giovane per avere la patente, ne era certo, ma forse, stava imparando. In quel caso, sarebbe potuta andare ovunque.

Iniziò a seguire la traccia lasciata dall’auto e, quasi subito, si rese conto che le traiettorie erano assurde; iniziò a pensare che, forse, aveva ancora le mani legate. Aveva guidato, infatti, in modo molto irregolare, come se non avesse avuto alcun controllo sul veicolo. No, anche se avesse saputo guidare, era ancora legata. Non poteva essere andata lontano. Doveva essersi schiantata da qualche parte abbastanza in fretta. Tutto quello che doveva fare era continuare a seguire il sentiero. L’avrebbe ritrovata subito.

Era arrabbiato e frustrato. Lei aveva rovinato tutto. La madre era probabilmente sulle tracce dell’uomo ora, e poteva arrivare presto. Lui ci contava. Aveva sperato di rendere la morte della ragazza dolorosa e drammatica — una giusta punizione per la donna che lo aveva fermato. Sarebbe stata così spaventata e si sarebbe sentita tanto in colpa, che lo avrebbe addirittura implorato di ucciderla. E sarebbe stato felice di accontentarla.

Ma ora tutta la situazione era diventata superficiale e caotica. Semplicemente la odiava.

Quando davanti a sé vide l’auto danneggiata, sperò solo che la ragazza non fosse morta nello schianto. Mise il dito sul grilletto della sua pistola, pronto ad usarla.

Non si gioca più, decise. E’ ora di ucciderla.

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