Il Viaggio by Danielle Steel

autore:Danielle Steel [Steel, Danielle]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-27T08:45:14+00:00

«Non succede niente», rispose. La voce tradiva la stanchezza, ma anche il piacere di parlargli. «Stiamo qui seduti ad aspettare, fra poco il presidente dovrebbe uscire dalla sala operatoria. Non faccio che pensare a Phyllis.»

Maddy sapeva quanto amasse il marito. Del resto, non era un mistero per nessuno, e ormai erano sposati da quasi cinquant’anni; l’idea che la loro unione finisse così era spaventosa.

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«Immagino che tu non sia riuscita a incontrarla», disse Bill. In effetti, la first lady non era apparsa su nessun canale televisivo.

«E’ al piano superiore. Vorrei vederla, non per l’emittente, ma per farle sapere che le sono vicina.» «Sono sicuro che lo sa. Mio Dio, come possono succedere cose del genere? Eppure, nonostante le misure di sicurezza, capita ancora. Ho visto le immagini al rallentatore; quel tizio è sbucato fuori di punto in bianco e gli ha sparato. Come sta l’agente che è stato ferito?» «L’hanno operato e dicono che le sue condizioni sono serie, ma stabili. E’ stato fortunato.» «Mi auguro che lo sia anche Jim», replicò Bill in tono grave. «E tu come stai? Devi essere esausta.» «Quasi. Siamo rimasti qui tutto il pomeriggio, praticamente sempre in piedi, ad aspettare che la situazione cambiasse.» Di nuovo Maddy pensò all’attentato di Dallas a John Kennedy. Lei non era ancora nata, ma naturalmente aveva visto tutto il materiale disponibile in proposito. Bill, invece, a quei tempi stava studiando per la specializzazione dopo la laurea.

«Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare?» le domandò premuroso. La proposta le strappò un sorriso. «Qui siamo sommersi dalle ciambelle e dai chioschi di tutti i fast food di Washington. Grazie lo stesso.» In quel momento si accorse che un gruppetto di medici si stava avviando verso un microfono, perciò disse a Bill che doveva lasciarlo.

«Chiamami, se succede qualcosa. E non preoccuparti di svegliarmi. Se hai bisogno di me, sono qui.» L’opposto di Jack, capace solo di lamentarsi perché i suoi servizi erano noiosi.

Il medico che salì sul podio sistemato nell’atrio indossava ancora i pantaloni e il camiciotto verdi da sala operatoria. Immediatamente tutte le troupe televisive gli si affollarono intorno.

«Non abbiamo niente di drammatico da comunicarvi», iniziò in tono grave, mentre da tutto il locale le telecamere venivano puntate su di lui.

«Abbiamo tutte le ragioni di essere ottimisti. Il presidente è un uomo forte e sano e l’intervento è perfettamente riuscito. Stiamo facendo tutto il possibile. Durante la notte vi terremo informati sul decorso postoperatorio con i nostri bollettini. Adesso il presidente è ancora sotto l’effetto dei sedativi ma si risveglierà tra breve. La signora Armstrong mi ha pregato di ringraziarvi. Ha detto che le dispiace molto», e abbozzò un sorriso stanco,

«che dobbiate dormire qui. Vorrebbe che non foste costretti a farlo. Per il momento è tutto», concluse, quindi scese dal podio senza ulteriori commenti. I giornalisti erano stati avvisati che non sarebbe stato possibile fare domande. Il chirurgo aveva detto tutto quello che lui e i colleghi sapevano; il resto era nelle mani di Dio.

Il medico era appena tornato al piano superiore quando il cellulare di Maddy suonò.

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