Il Viaggio di Hero by Sterling Lanier

autore:Sterling Lanier [Lanier, Sterling]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-29T10:45:48+00:00

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All’improvviso gli pervenne un messaggio chiarissimo, che spiccava al di sopra dei pensieri caotici degli altri, come una montagna al di sopra delle colline.

Prete, immagino che tu mi possa sentire! Tu conosci diversi trucchi nuovi, e noi li vogliamo. Hai ucciso un altro Fratello Anziano (sacrilegio!) e sei riuscito in qualche modo a far fuori il capo dei nostri alleati Ululanti; sappiamo anche questo. Ed ora ascoltami bene, prete! Io, Sduna, Maestro della Confraternita Tenebrosa e Iniziato del Settimo Cerchio, per il nostro vincolo più sacro giuro di ucciderti, si, e nel modo più terribile che noi si sappia inventare. E non avrò pace finché non l’avrò fatto. Ora vado, ma ci rivedremo.

Hiero sedette nell’ombra di un grosso cespuglio e fissò, stordito, la vegetazione illuminata dalla luna. Era così stanco che probabilmente un altro sforzo fisico lo avrebbe ucciso, e tuttavia in un certo senso si sentiva magnificamente. Poteva sentire le menti nemiche, e non stavano venendo a riva! C’era una sola spiegazione possibile. Avevano paura di lui, solo ed esausto: una paura disperata! Soltanto quello poteva costringere un branco armatissimo composto di un centinaio di Immondi esasperati, inclusi gli accoliti e gli alleati Mutali, ad abbandonare la caccia. Non sapevano immaginare di cosa fosse capace, e i loro capi temevano un’imboscata! Il prete ridacchiò, fiaccamente, a quel pensiero. Egli riusciva appena a restare sveglio e a mantenere lo schermo mentale, e gli Immondi temevano una sovrumana imboscata da parte sua!

Alla fine si scosse. Doveva usare quel po’ di forza che gli restava, prima di crollare. Si concentrò su Gorm, attraverso il nuovo canale. L’orso doveva essere in attesa, perché la risposta fu immediata.

Sono a terra, più a ovest di voi, credo, trasmise Hiero, faticando a rendere coerente il messaggio. Dovrete trovarmi voi. Non sono riuscito a vedere la vostra isola, e sono tra gli arbusti, a circa quattrocento metri dalle dune. Non riesco più a star sveglio, e bloccherò lo schermo mentale. Dovrete usare il naso e le orecchie. Il nemico è a poca distanza dalla riva, quindi state dietro le dune e sorvegliate le vostre menti! Ripeto, sorvegliate le vostre menti!

Crollò bocconi, con la faccia sulla sabbia, mentre l’ultimo rivolo di energia defluiva dal suo corpo. Se fosse passato qualcuno, di li, avrebbe dovuto aguzzare lo sguardo per accorgersi che una delle chiazze d’ombra gettate dalla luna sotto un grosso arbusto aveva una solidità che le altre non avevano.

Sarebbe bastato un bambino armato d’un sasso, per ucciderlo.

Hiero si svegliò ed era buio. L’acqua gli gocciolava sul viso, e per un istante pensò che stesse piovendo. Poi sentì contro i denti il collo della borraccia, e si accorse di essere appoggiato a qualcosa di morbido che 150

odorava meravigliosamente di giovane donna. Aveva la testa appoggiata sul seno di Luchare, e vide l’orsacchiotto a pochi passi di distanza, nel chiaro di luna, lo udì soffiare mentre cercava un odore nell’aria. Il gigantesco alvallo torreggiava sullo sfondo, scuro contro il cielo stellato.

A fatica, poiché si sentiva terribilmente irrigidito, Hiero si sollevò sui gomiti e tolse la borraccia dalle mani della ragazza.

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