In mezzo al mare by Mattia Torre

In mezzo al mare by Mattia Torre

autore:Mattia Torre [Torre, Mattia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Baldini&Castoldi
pubblicato: 2013-08-31T22:00:00+00:00


COLPA DI UN ALTRO

È tipico di questo paese: è sempre colpa di un altro. È sempre colpa di quello che veniva prima, di quello che ha fatto il lavoro prima. Che se cambi dentista quello ti visita e fa la faccia angosciata che tu vorresti morire e ti dice: «Guardi, io non parlo mai male dei colleghi, ma qui le hanno combinato un disastro. Tiè, guarda qua che roba». Che tu non hai proprio la scienza per contraddirlo e neanche per dubitare di quello che dice e comunque il problema non si pone perché hai i ferri in bocca e non puoi parlare per cui abbozzi e ti sottometti muto, impotente. E paghi 1200 euro. Stessa cosa se ti si rompe il motorino e lo porti da un meccanico che non conoscevi: quello guarda il motore e si mette a ridere; cioè ride proprio: «Chi ce l’ha messe, le mani, qui, eh? Un delinquente ti c’ha messo le mani. Guarda qua che roba», dice la stessa frase del dentista. Stessa cosa con l’idraulico che ti dice che quello di prima ha creato – forse, chissà, apposta – tutta una situazione terribile di calcare per cui è tutto da rifare, stessa cosa con il muratore, che accusa chi ha fatto il lavoro prima di aver usato materiali scadenti e in disuso per risparmiare sulle spese. Quello di prima? Un vero delinquente. Stessa cosa con il governo appena insediato, che trova un buco di mille miliardi di debito lasciato dal governo precedente, e al precedente governo non gli sta bene che si dica così, allora accusa il precedente ancora, che a sua volta accusa il precedente, fino a risalire a un governo talmente indietro nel tempo che sono ormai tutti morti, e che pure, nelle tombe, bofonchiano che la colpa è di quelli di prima. E tutto il paese va avanti così, in un susseguirsi di truffe di cui è responsabile sempre quello di prima, o quello prima ancora, e comunque mai di chi la fa in quel momento, e questa è una piccola magia tutta italiana, milioni di cittadini e nessuno ha una sola responsabilità, ed è magnifico perché la responsabilità è come un palla che rimbalza in un campo e la colpa se l’abbiamo persa è del centrocampista che accusa il difensore che dice che il mediano è un mentecatto, e questo vale per tutto il paese – è una grande catena di Sant’Antonio, è quasi una festa, per tutti tranne per chi viene fregato e si guarda indietro con un vago senso di malinconia, di disagio, perché è impossibile capire da dove la fregatura provenga, forse da altre epoche, da tempi lontanissimi in cui si girava scalzi e si moriva di vecchiaia a trent’anni, ma poi subito gli torna il buonumore, perché una sòla, così come la ricevi, la puoi anche restituire: grandi professionisti noi siamo in questo gioco al ribasso dove vince il più audace e sfacciato «ma si figuri» «fosse per me» «lei l’avrà capito che se dipendeva da me, altroché».



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