in4 by Proxima

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autore:Proxima
La lingua: eng
Format: mobi
pubblicato: 2012-03-06T00:22:16.237627+00:00


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Ma, liberato da quei due importuni e dal morto, non mi corico. Mi ad-dormenterei! E non è facendo l'amore di notte e dormendo di giorno che riuscirò a compiere la mia missione. Bisogna affrettarsi, non perdere tempo. La situazione diventa così delicata che il mio soggiorno a Macao potrebbe essere abbreviato. In un modo o in un altro.

Riprendiamo la storia dall'inizio e facciamo il punto. Ho l'impressione di essere preso fra due fuochi, preso di mira da due avversari che s'ignorano a vicenda.

L'attacco dei pirati al «Magellano», per prima cosa. Che si sia verificato proprio il giorno del mio viaggio non è una coincidenza for-tuita – posso credere al delegato del loro sindacato, ben piazzato per saperlo... Chi ha pagato la spedizione? Forse il servizio segreto di Ma-o, desideroso d'infliggere una severa lezione a uno della C.I.A. in pro-cinto di venire a indagare a Macao, porta della Cina rossa.

Ma può essere stata anche l'agenzia Formosa, informata da una

«indiscrezione» del nostro servizio a Taipei e desiderosa di far passare 66

la voglia allo stesso agente della C.I.A. di venire nella sua riserva di caccia. Sospetti alla pari da ambo le parti. Non pensiamoci più.

E il colpo dell'impiegato della «Macau Bank» che mi ha spedito da Garcia Pinto per farmi mitragliare? Suppongo sia da mettere in conto ai rossi.

Stanotte, bianchi e rossi mi hanno entrambi inviato un visitatore notturno. Ma certamente con istruzioni diverse. L'uomo di Formosa non era armato. Voleva forse semplicemente persuadermi a prendere contatto al più presto col suo capo.

Mentre l'agente di Mao veniva per sopprimermi. Per sbaglio ha ucciso il suo avversario, che era lì solo a scocciarmi.

Questo non sistema le mie faccende. I rossi ci riproveranno. I gialli sono più tenaci e cocciuti dei sovietici. Questi si rassegnano talvolta a «perdere la faccia», quando ritengono che il gioco non vale la candela. I cinesi mai.

Ma i gialli nazionalisti, anche loro, saranno furiosi contro di me!

L'autopsia dimostrerà che il loro agente è morto naturalmente di un'-

embolia: E non ci crederanno. E ignorando l'esistenza di un terzo uo-mo – la polizia portoghese non avendolo potuto arrestare non ne farà parola – mi addosseranno l'assassinio.

La situazione è molto spiacevole. Devo andare a trovare Ah Thun e rivelargli l'esistenza della pistola a veleno? La prima di queste nuove armi è stata trovata a Berlino. Più esattamente è stato un sicario sovietico preso da rimorso – un caso unico nella storia dello spionaggio mondiale! – a consegnarla ai nostri servizi, accusandosi di aver soppresso con l'acido prussico due professori tedeschi occidentali an-ticomunisti... Ebbene, i due erano stati sottoposti ad autopsia e il risultato degli esami era stato per entrambi: morte per embolia!

No, preferisco non andare a fraternizzare coi nostri alleati cinesi se non quando sarò certo... che lo sono ancora. Se per caso il nostro ex commissario del popolo dice il vero, se Chang civetta con Mao Tse-Tung continuando a farci i sorrisetti, Ah Thun sarebbe capace di alle-arsi coi rossi per sopprimermi! Lasciamolo ancora un po' nell'incertezza. Parlare troppo nuoce, soprattutto con un interlocutore che non si sa se è amico o nemico.



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