Inchiesta sul bello e il sublime by Edmund Burke

Inchiesta sul bello e il sublime by Edmund Burke

autore:Edmund Burke [Burke, Edmund]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788877260949
Google: ReSuywEACAAJ
editore: Aesthetica
pubblicato: 2019-10-14T22:00:00+00:00


Parte terza

I – La bellezza

È mia intenzione considerare la bellezza distinta dal sublime ed esaminare nel corso della ricerca quale connessione abbia con esso. Ma prima di ciò dobbiamo fare una breve rassegna delle opinioni comuni riguardo a questa qualità; opinioni che penso possano difficilmente essere ridotte a princípi fissi, poiché si è abi­tuati a parlare della bellezza in modo figurato, cioè in un modo estremamente incerto e indeterminato. Per bellezza intendo quella qualità o quelle qualità dei corpi, per cui essi destano amore o qual­che passione ad esso simile. <Limito questa definizione alle qualità puramente sensibili delle cose, allo scopo di conservare la massima semplicità in un soggetto che può sempre distrarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle varie cause di simpatia che ci legano ad alcune per­sone o cose, in base a considerazioni secondarie e non per la forza diretta che esse esercitano semplicemente quando sono viste. Parimenti distinguo l’amore, col quale intendo quella soddisfazione che deriva all’animo dal contemplare qualcosa di bello, di qualsiasi natura esso sia, dal desiderio o dalla lussuria; la quale è un’attività dello spirito che ci spinge al possesso di certi oggetti, che non ci colpiscono perché sono belli, ma con mezzi del tutto diversi. Avremo un forte desiderio per una donna di scarsa bellezza, mentre una grandissima bellezza sia negli uomini, sia in altri animali, sebbene generi amore, non suscita affatto alcun desiderio. Il che mostra che la bellezza e la passione causata dalla bellezza, che chiamo amore, è diversa dal desiderio, sebbene il de­siderio possa talvolta operare accanto ad essa. Ma è a quest’ultimo che dobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passioni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagnano quello che è chiamato amore nel suo significato comune, e non agli effetti della bellezza puramente come tale.>

II – La proporzione non è la causa della bellezza nei vegetali

Si è detto generalmente che la bellezza consiste in certe proporzioni di parti. Nel trattare l’argomento, ho grande ragione di dubitare che la bellezza sia un’idea che appartiene alla proporzione. La proporzione si riferisce quasi completamente alla convenienza, co­me sembra fare ogni idea di ordine, e deve essere perciò considerata come una creatura dell’intelletto più che come la principale causa agente sui sensi e sull’immaginazione. Non è in seguito a una profonda attenzione e a una lunga ricerca che riscontriamo la bellezza in un oggetto; la bellezza non ha bisogno dell’ausilio della nostra ragione; anche la volontà è estranea; la visione della bellezza genera in noi un certo grado di amore, così come l’applicazione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddo o di caldo. Per concludere ora in forma soddisfacente, sarebbe bene esaminare <che cos’è la proporzione, giacché parecchi che fanno uso di questa pa­rola non sembra comprendano molto chiaramente il valore del termine, né abbiano idee molto chiare a questo riguardo. Proporzione è la misura di una quantità relativa. Dal momento che ogni quan­­tità è divisibile, è evidente che ogni parte distinta, nella quale ogni quantità è divisa, deve avere una relazione con le altre parti e con il tutto.



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