Incontri ravvicinati tra scienza e cinema by Marco Ciardi & Andrea Sani

Incontri ravvicinati tra scienza e cinema by Marco Ciardi & Andrea Sani

autore:Marco Ciardi & Andrea Sani [Ciardi, Marco & Sani, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 2024-01-27T00:00:00+00:00


L’isola che non c’è

Il tema principale del film The Island è la condanna della clonazione umana riproduttiva a scopo di trapianto. Il regista Michael Bay (n. 1965) ha così chiarito, in un’intervista, l’obiettivo della sua pellicola: “Non ho voluto affliggere il pubblico, ma solo farlo riflettere su una questione morale, e poi trascinarlo in una corsa mozzafiato” (Anselmi, 2005). Il lavoro di Michael Bay ricorda molto da vicino la trama del film Parts: The Clonus Horror (1979) di Robert S. Fiveson.

In un prossimo futuro, agli abitanti di una colonia sotterranea viene fatto credere di essere i sopravvissuti di una contaminazione globale. Il sogno di questi abitanti è quello di essere prescelti per visitare l’“Isola”, l’unico luogo della Terra che sarebbe rimasto incontaminato. Ma due membri della colonia, Lincoln 6 Echo (Ewan McGregor) e Jordan 2 Delta (Scarlett Johansson) scoprono l’orribile verità. Entrambi, come tutti i loro compagni, sono cloni destinati a fornire organi di ricambio a ricchi beneficiari.

I cloni protagonisti della pellicola, detti “agnati” (da “agnazione” o “discendenza”), sono ricreati esattamente con la stessa età del beneficiario, e quindi già adulti. Nella finzione cinematografica, la clonazione avviene “coltivando” il corpo, i cui tessuti sono ricostruiti sulla base di una scannerizzazione completa dell’originale. La scannerizzazione permette al clone di avere anche le stesse impronte digitali e la stessa iride del modello di cui costituiscono la copia.

Per far credere ai cloni di non essere frutto di questo procedimento, gli agnati sono sottoposti a un lavaggio del cervello che innesta nella loro mente dei “falsi ricordi” pre-registrati, in modo da dotarli di un “passato” in realtà inesistente. I cloni hanno lo stesso DNA del loro originale o “sponsor”, e così possono fornirgli organi totalmente compatibili. Quando lo “sponsor” si ammala, il clone viene ucciso per prelevare l’organo richiesto. Per mantenere tranquilla la vittima, e per non destare sospetti sulla sua uscita di scena, le viene fatto credere di aver vinto il premio di una lotteria, che consiste nell’invio nella fantomatica Isola.

Lincoln, che ha capito il terribile inganno, si dà alla fuga insieme a Jordan e cerca di trovare lo “sponsor” per il quale è stato creato. Dopo molti iperbolici inseguimenti e sparatorie, Lincoln e Jordan torneranno nella fabbrica degli orrori per liberare tutti gli altri cloni. Poi, per la prima volta, sboccerà fra i due l’amore, a conferma della loro umanità.

Il film condanna la possibilità di servirsi dell’uomo come mezzo, e non come fine. I cloni, pur essendo degli esseri umani, sono ritenuti delle “cose” del tutto sacrificabili. La persona umana è invece, kantianamente, “fine” a se stessa, e perciò nessuno può servirsene soltanto come un mero strumento per i suoi scopi. Non si può subordinare la vita di un uomo neppure a un fine nobile come la guarigione di un altro individuo.



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