Inferno17 by Davide Cassia

Inferno17 by Davide Cassia

autore:Davide Cassia [Cassia, Davide]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-17T12:23:48+00:00


18

9 – Lunedì, notte

Quando i due detective giunsero sul luogo del delitto, la zona era già stata circoscritta ed erano presenti una decina di auto della polizia, alcune senza contrassegni. I lampeggianti in funzione fendevano la bruma sporca di quella notte rendendo l’atmosfera quasi irreale.

Marchi parcheggiò oltre il furgone dei paramedici giunti sul posto e uno dei van della Scientifica. Greco finì di aspirare morte dall’ennesima sigaretta e poi la sparò fuori dal finestrino aperto. Nemmeno il suo compagno amava molto il fumo passivo, ma non aveva il coraggio di confessarlo, più che altro per non irritare il carattere irascibile di Greco.

Scesero dall’auto grigio asfalto, anch’essa senza contrassegni, e scavalcarono i segnali di delimitazione installati dai primi poliziotti giunti sul luogo della segnalazione. C’erano pochi curiosi, ma Greco notò un furgone della TV fermo dall’altra parte della strada.

Alcuni poliziotti in divisa erano appostati lungo il perimetro della zona del misfatto per bloccare qualsiasi intruso.

La maggior parte dei presenti era concentrata in una zona ben precisa, sotto uno dei piloni del ponte che superava uno dei tanti canali di scolo della periferia della città. Quelli più indaffarati erano come sempre gli uomini della Scientifica, intenti a cercare il maggior numero di indizi possibili. Greco e Marchi camminarono lungo il percorso compiuto da tutti gli altri per non invalidare eventuali impronte che erano sfuggite al loro controllo.

«Ehi, ciao, Greco!» lo salutò il detective Pesenti, stringendogli la mano senza nemmeno considerare Marchi.

«Com’è?»

Pesenti alzò le spalle e sospirò. «Come vuoi che sia, una donna sui trent’anni, massimo trentacinque, colpita al cuore, probabilmente con la stessa arma di quell’altra.

Castaldi ha detto che ormai questo caso è tuo.»

Greco annuì, salutò il collega e insieme a Marchi scese verso il greto del canale.

Alcuni uomini in divisa li fecero passare, altri vennero scansati senza troppi complimenti, finché non arrivarono al corpo.

La donna era riversa sul fianco destro, rannicchiata in posizione fetale, completamente nuda. Aveva già quel pallore grigiastro assunto dai cadaveri dopo qualche ora dalla morte, non c’era sangue sul terreno, segno che l’assassino l’aveva pugnalata in un altro luogo e poi l’aveva scaricata lì, esattamente come la prima. Greco avrebbe scommesso anche la sua preziosa Glock che la donna era stata violentata ripetutamente e che lo sperma, le impronte e tutto quanto ne seguiva erano dello stesso soggetto.

Anche questa era mora, attraente, a differenza della prima vittima era abbastanza in carne, con seno e cosce generosi; la ferita spiccava tra le due mammelle, un taglio con poco sangue coagulato sui bordi; sulla fronte ancora un simbolo, ma differente dal primo. Greco se ne accorse alla prima occhiata. Allora era una specie di codice, qualcosa che l’assassino stava costruendo nella sua mente malata o un messaggio criptato per la polizia e il mondo intero.

Si chinò sul cadavere per vederlo da vicino; l’odore della morte, pungente e penetrante, lo investì con una zaffata, ma dopo anni passati alla Omicidi ormai non ci faceva più caso. Esaminò la ferita da taglio e vicino al collo vide un graffio 19



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.