Innamorars a Notting Hill by Ali McNamara

Innamorars a Notting Hill by Ali McNamara

autore:Ali McNamara
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2013-05-28T22:00:00+00:00


Capitolo 21

Ero con Sean sul marciapiede all’ombra dell’Arco di Trionfo. Avevamo girato Parigi per quasi tutto il giorno, ed eravamo stati in moltissimi dei negozi Louis Vuitton sparsi per la città. Eravamo appena riemersi dal métro per ritrovarci sugli Champs-Élysées, dove tutti sembravano elegantissimi.

«Okay, penso sia da questa parte», disse lui guardando la mappa. «Dobbiamo trovare il civico 101», aggiunse, e partì a passo deciso.

Lo seguii, un po’ meno entusiasta.

Non era stata una mattinata fruttuosa. Tanto per cominciare, nella camera d’albergo che condividevo con il mio fidanzato l’atmosfera era stata piuttosto gelida mentre infilavo le mie cose in valigia e mi preparavo a incontrare Sean nell’atrio dopo colazione.

David non aveva parlato molto, dopo la discussione della sera prima. Era stato educato e cortese, come sempre, ma anche distante.

Di certo non potevo biasimarlo. Dopo il nostro scontro, mi ero resa conto che aveva ragione lui: non avevo affatto pensato alla sua reazione. Se fossi stata al suo posto, e lui se ne fosse andato in giro con un’altra donna, sarei stata altrettanto comprensiva e gli avrei permesso di farlo? Credo proprio di no.

Giurai a me stessa che non appena fosse tutto finito mi sarei fatta perdonare.

Eppure, non avevo voglia di arrivare alla fine: c’era anche qualcos’altro a cui non avevo pensato… il mio ritorno a casa. Al termine del mese di libertà sarei tornata a Stratford, da Maddie, mio padre e David, e forse non avrei mai più rivisto Ursula, Oscar o, peggio ancora, Sean.

Feci un gran sospiro.

«Ehi, su col morale», commentò Sean. «Deve essere da qualche parte. È solo questione di tempo».

«Non si tratta di questo… stavo pensando a qualcosa che mi ha detto ieri sera David».

A quel punto fu lui a sospirare. Sapevo già che il mio fidanzato non gli aveva fatto una buona impressione.

«E che ha detto, stavolta?»

«Mi ha chiesto cosa succederebbe se trovassi mia madre e lei non volesse saperne di me. Dopotutto non mi ha voluta quando ero bambina: perché adesso dovrebbe accettarmi?».

Sean si fermò, mi posò le mani sulle spalle con decisione e mi fece voltare verso di lui.

«Smettila», mi ordinò guardandomi dritto negli occhi. «Eri così entusiasta di partire per questa ricerca, ieri sera… non avevi nessun dubbio che fosse la cosa giusta da fare. Volevi solo ritrovare tua madre. Non ti interessava chi è o cosa penserebbe di te, ma soltanto riuscire a incontrarla, finalmente».

«Lo so, ma…».

«Ma niente, Scarlett: è stato David a insinuare nella tua mente tutti questi dubbi. Non so cosa ti abbia detto quando sono andato via ieri sera, ma non ti ha fatto per niente bene».

«David è stato molto comprensivo, a dire il vero».

Sean mi lasciò andare e si voltò dall’altra parte, alzando gli occhi al cielo. «Oh, sì, molto comprensivo. Più che altro mi è sembrato sospettoso».

«Ti prego», gli dissi toccandogli un braccio. «Non discutiamo di lui. Sono già abbastanza agitata all’idea che mia madre possa essere dietro l’angolo ogni volta che usciamo dalla metropolitana. Non ce la faccio a sopportare anche questo».

«Scusami», mi disse con un sorriso triste.



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